Artista di grande versatilità, applaudita tanto dalle platee dei jazzofili quanto da quelle di Sanremo, e dotata di uno stile ricco di brio, freschezza e humour che le sue notevoli noti canore sanno assecondare a meraviglia, Simona Molinari è interprete di luminosa e frizzante vocalità tanto nel jazz quanto nel pop.

Un grande concerto sabato 17 marzo, con doppio turno, ore 20.30 e 22.15. al Real Teatro Santa Cecilia, “Loving Ella” – Simona Molinari e l’Orchestra Jazz Siciliana diretta da Domenico Riina. Nel 2017 è caduto il centenario dalla nascita di Ella Fitzgerald, la cantante statunitense che rappresenta l’icona massima del canto jazz.

Il timbro inimitabile e riconoscibile sin dalla prima nota, l’estesa e acrobatica vocalità, la naturalezza e fantasia della sua improvvisazione jazzistica, il virtuosismo nello scat, l’enorme versatilità e la personalissima cifra stilistica che sapeva imprimere ad ogni brano interpretato e, non ultimo, la straordinaria popolarità di cui ha goduto e continua a godere nel mondo verso un pubblico eterogeneo, sono tutte qualità che fanno di Ella Fitzgerald la figura più rappresentativa, assieme a Louis Armstrong, dell’intera storia del jazz.

A lei ed al suo immortale repertorio è dedicato il concerto che Simona Molinari e l’Orchestra Jazz Siciliana diretta da Domenico Riina portano adesso in scena nello storico teatro. La collaborazione tra la cantante partenopea e la big band siciliana non è nuova: nell’estate del 2013 li applaudirono calorosamente al Teatro di Verdura. Già in quell’occasione Molinari aveva reso omaggio alla Fitzgerald. Il progetto oggi ha preso forma più compiuta, si è concentrato sulle canzoni dell’artista statunitense ed è diventato “Loving Ella”, tour che dall’inizio di gennaio e fino a tutto agosto sta battendo ogni angolo d’Italia.

A differenza delle altre tappe, la Molinari ha scelto di ripetere l’esperienza con l’orchestra siciliana. “Sono onorata che il Brass e un direttore prestigioso come Domenico Riina mi abbiano nuovamente voluta a Palermo, città che adoro – dice la Molinari – la OJS ha un suono che non è facile sentire in giro, simile a quello delle grandi big band americane di una volta. La potenza e il drive di questa magnifica formazione esalterà al meglio le canzoni”.

“In effetti la mia cifra stilistica è il confine – continua la cantante napoletana – nei miei dischi suonano spesso grandi jazzisti e mi piace duettare con artisti diversi, come ad esempio Gilberto Gil, Vinicio Capossela, Andrea Bocelli, Ornella Vanoni e Peter Cincotti. Amo considerarmi una traghettatrice: cerco di far conoscere i classici del jazz a chi ancora li ignora e provo a sedurre i jazzofili con la freschezza e leggerezza del pop”. Molte le canzoni famose che facevano parte del repertorio abituale di Ella Fitgzerald : da “A-tisket, A-tasket” a “Satin doll” di Billy Strayhorn e Duke Ellington, dalla tripletta di Gershwin “But not for me”, “Summertime” e “The man I love” a “Moon River” ed altre ancora. Il programma del concerto è completato da deliziose pillole di swing italiano tratte dal repertorio pop di Molinari: “Egocentrica”, “Nell’aria”, “Amore a prima vista”, “Dr. Jekyll, Mr. Hyde” “Perduto amore (in cerca di te)”, vecchia canzone italiana del 1945 nota anche come “Sola me ne vò per la città”, e “La felicità”, brano anche questo presentato a Sanremo 2013 con Cincotti.