E’ una vicenda non ancora del tutto  chiara quella che ha portato al fermo e all’arresto di una giovane di 20 anni che aveva instaurato una relazione con un uomo di 74 anni

I due si sarebbero frequentati da tempo l’anziano di Altarello e la ventenne C. M., che è stata arrestata perché lo avrebbe rapinato dopo averlo sedato con un narcotizzante.

E’ stata la stessa vittima di 74 anni a riferire ai carabinieri che avrebbe incontrato la giovane con una certa regolarità per avere rapporti sessuali, anche a pagamento. con lei. L’indagata avrebbe dunque approfittato della fiducia del pensionato e il giorno in cui avrebbe messo a segno il colpo avrebbe organizzato tutto con cura – dalla birra da bere insieme, dopo l’incontro fisico, all’acquisto del medicinale per stordire l’anziano. Ad incastrarla è stato proprio il video ripreso dalle telecamere della farmacia in cui avrebbe acquistato il farmaco.

La figlia presenta la denuncia quando trova il farmaco

Il colpo da 2680 euro circa sarebbe stato messo a segno lo scorso 27 agosto e l’inchiesta dei carabinieri – coordinati dal procuratore aggiunto Ennio Petrigni e dal sostituto Enrico Bologna – è partita il giorno successivo, dopo la denuncia della figlia dell’anziano.

La figlia ha raccontato ai carabinieri che suo padre era stato derubato nella sua abitazione ed ha pure indicato l’indagata come ipotetica responsabile, visto che da qualche tempo i due si sarebbero frequentati.

Ma ha anche riferito ai militari di essere stata chiamata dal fratello che aveva accompagnato il padre in ospedale perché, rientrando a casa, lo aveva trovato senza sensi. Inoltre la donna ha spiegato di aver trovato nell’abitazione del padre un bicchiere con delle tracce di un liquido giallastro, ipotizzando potesse essere un narcotizzante.

Le immagini del sistema di videosorveglianza della farmacia

I carabinieri nella casa della vittima hanno poi effettivamente trovato il flaconcino di un farmaco appartenente alla categoria degli ipnotici e dei sedativi, ma anche lo scontrino della farmacia, vicina alla Stazione, dove era stato acquistato. E’ bastato guardare i filmati ripresi dalle telecamere di sorveglianza del negozio per individuare “senza alcun margine di dubbio” l’indagata.

Il sesso, le birre e il sonno profondo

E’ stato poi sentito anche l’anziano, che ha chiarito che frequentava C. M. da tempo e che con lei avrebbe avuto anche rapporti sessuali a pagamento: le avrebbe dato soldi, fatto regali e le avrebbe anche preso in affitto una casa nella zona della Stazione. La vittima ha poi confermato che il 27 agosto la giovane era andata a trovarlo e lo avrebbe mandato a comprare delle birre da consumare insieme. Poi, con un pretesto, lo avrebbe fatto scendere in cortile e sarebbe stato in questo frangente che la ventenne ne avrebbe approfittato per versare il farmaco nella birra dell’anziano. La vittima si era così addormentata profondamente e al suo risveglio si sarebbe accorta che le mancavano 168 euro che teneva in tasca e 2.500 euro che custodiva invece in una cassaforte.

La collaboratrice domestica allontanata

I carabinieri hanno poi sentito anche la collaboratrice domestica in servizio nella casa dell’anziano: anche lei ha confermato che l’indagata era venuta il 27 agosto e che si sarebbe mostrata infastidita dalla sua presenza e che le avrebbe addirittura proposto di andare via prima dell’orario previsto, dicendole che le avrebbe pagato comunque tutta la giornata. Inoltre, quando la signora era andata via dall’abitazione dell’anziano, questi stava dormendo profondamente.

La richiesta dell’indagata: “Ritira la denuncia”

C. M., diverse settimane dopo, avrebbe incontrato la vittima a Casteldaccia con altre due persone e avrebbe cercato di convincere l’anziano a ritirare la sua denuncia. Tutti elementi che hanno spinto la Procura ha disporre il fermo della giovane che, dopo la convalida, adesso si trova agli arresti domiciliari.