Luigi Genovese è il nuovo presidente dell’Azienda siciliana trasporti (Ast), la società pubblica controllata dalla Regione Siciliana che gestisce il trasporto pubblico interurbano nell’isola. L’assemblea dei soci, su indicazione della Presidenza della Regione, ha deliberato oggi la nomina del nuovo vertice aziendale che subentra al dimissionario Alessandro Virgara, alla guida della società nell’ultimo anno.

Si tratta di un nome gradito e indicato da Palazzo d’Orleans ma di una nomina che non avviene per mano regionale, piuttosto da parte del Consiglio di Amministrazione come per tutte le società partecipate e controllate  come Ast.

Il nuovo presidente porterà avanti il piano di rilancio aziendale e l’implementazione dei progetti di rinnovamento della flotta e dei servizi, in linea con gli obiettivi di sostenibilità e qualità del trasporto pubblico regionale indicati dal governo e dalle norme che hanno traghettato Ast fra le partecipate strategiche.

Il percorso delle nomine accidentato in altri lidi

La scelta di Genovese per Ast non cambia nulla nel percorso verso tutte le altre nomine da fare alla Regione siciliana.

Sono 18 i posti da coprire e sulla scacchiera regionale dovrebbero muoversi tutti i pedoni attualmente così collocati: gli Iacp di Palermo, Messina e Enna andrebbero ai forzisti; Catania, Siracusa e Ragusa a Fratelli d’Italia. La Lega otterrebbe Acireale, la Dc Caltanissetta, Noi Moderati Agrigento e Grande Sicilia Trapani. Per quanto riguarda i parchi la Dc manterrebbe quello delle Madonie, Grande Sicilia otterrebbe quello dell’Alcantara e Forza Italia collocherebbe un proprio nome al Parco dei Nebrodi, mentre Fratelli d’Italia indicherebbe la guida del Parco dell’Etna. Gli ERSU, gli enti per il diritto allo studio, infine andrebbero Forza Italia a Palermo; Fratelli d’Italia a Messina mentre la Lega farebbe il pieno con Catania ed Enna.

Ma su questa spartizione penda qualche tirata di giacca a partire dalla situazione del parco delle Madonie anticipata oggi da BlogSicilia