“Siamo certi che l’altissima qualità di legislatore che l’onorevole Nello Dipasquale si auto-attribuisce, gli consentirà di accogliere facilmente i miglioramenti che intendiamo introdurre alla sua norma relativa alle royalties”. Così la parlamentare iblea M5S, Vanessa Ferreri, annuncia i contenuti dei due emendamenti presentati dal gruppo parlamentare del M5S all’Ars, che puntano a modificare la norma inserita nell’articolo 8 della Finanziaria in discussione a palazzo dei Normanni sulla base di uno specifico emendamento presentato dall’onorevole Nello Dipasquale, relativamente alla ripartizione delle royalties destinate ai comuni siciliani.
“Premetto – afferma la deputata – che abbiamo già presentato, una serie di emendamenti soppressivi dell’intero testo e di singole parti, perché riteniamo che tale norma, così come è stata concepita ed inserita nel testo che sarà discusso dall’aula, rappresenta un vero e proprio scempio giuridico, con numerosi e palesi vizi di forma e di sostanza, che la pongono in netto contrasto con i principi di sana amministrazione e con le norme tecnico-contabili che disciplinano la finanza pubblica. Un aspetto, – prosegue la parlamentare iblea – su cui peraltro stiamo lavorando insieme a tutto il gruppo M5S. Nel frattempo, tralasciando quella che ci appare come la più probabile, ossia l’ingerenza dirompente e violenta sul bilancio del Comune di Ragusa, per lederne l’autonomia e la competenza, nella miriade di giustificazioni offerte dall’onorevole Dipasquale per spiegare le motivazioni di tale emendamento, ne abbiamo colte due, che, seppur dette probabilmente a sua insaputa, ci sembrano molto interessanti. La prima – continua la rappresentante M5S all’Ars – è legata al principio solidaristico tra i comuni del libero consorzio e la seconda, invece, alla messa in sicurezza del rifinanziamento della legge su Ibla. In una serie di distinti emendamenti modificativi, infatti, abbiamo proposto che tali principi siano in capo alla parte dell’aliquota che spetta alla Regione, attribuendo il cinquanta per cento di quell’entrata ai comuni del territorio del libero consorzio, e destinando il restante cinquanta per cento allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, all’incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni. Per quanto riguarda il secondo aspetto, – incalza la parlamentare iblea – visto che l’onorevole Di Pasquale si preoccupava di cercare un meccanismo che consentisse alla legge regionale su Ibla di rifinanziarsi annualmente, abbiamo proposto che tale legge sia rifinanziata con i proventi derivanti dalle coltivazioni di idrocarburi liquidi e gassosi nel territorio del comune di Ragusa di spettanza della Regione e non con quelli del comune stesso”.
“Riteniamo peraltro – conclude Vanessa Ferreri – che tali emendamenti non solo rispettino l’autonomia dei singoli territori, consentendo all’Assemblea Regionale Siciliana di discutere la destinazione di risorse proprie e non altrui, scongiurando qualsiasi rischio di illegittimità, ma che, altresì, plachino la foga moralizzatrice dell’onorevole Dipasquale, dando una destinazione certa a risorse economiche, le royalties destinate alla Regione, che sicuramente, negli anni, si sono smarrite completamente all’interno dei meandri del bilancio regionale, il quale appare appena un po’ più complesso rispetto a quello di un singolo Comune. Siamo certi che, per questi motivi, lo stesso on. Dipasquale, se animato da intenzioni nobili come ha più volte ripetuto, non avrà difficoltà ad appoggiare la nostra proposta, stralciando la propria. In fondo è facile fare propaganda per le prossime elezioni, molto più difficile fare programmazione per gli anni futuri”.
Immediata la replica d nello Dipasquale: “Mi permetto di precisare di non essermi mai attribuito alte e migliori qualità di legislatore ma sono soltanto un giovane parlamentare con una modestissima esperienza amministrativa, sempre pronto ad ascoltare i suggerimenti delle persone assolutamente più capaci ed esperienti come la stessa Ferreri. Del resto, fuori provincia, nessuno conosce le nostre storie politiche, ma in provincia tutti sanno chi siamo entrambi”.
Entrando nel merito degli emendamenti annunciati dal Movimento 5 Stelle regionale, Dipasquale spiega di essere pronto al confronto in aula all’Ars. “Non mancherà la possibilità di confrontarci in aula e capiremo quale sarà il modo migliore per intervenire a difesa della nostra collettività, con la certezza che lezioni di moralizzazione e di legittimazione della spesa il Movimento 5 Stelle non è in condizione di darne, basti vedere gli sprechi e le tasse stratosferiche volute dall’Amministrazione grillina a Ragusa. Nel merito delle proposte, se sarà certa la destinazione d’uso, se saranno individuate maggiori possibilità di spesa in favore della comunità e dei vari Comuni e se si eviterà l’uso illegittimo delle risorse per coprire le spese folli come è stato finora fatto a Ragusa, io sarò il primo ad essere soddisfatto. Attendo già con grande interesse l’intervento della collega Ferreri che, ne sono certo, riuscirà a convincere l’intero parlamento siciliano a rendere disponibili in favore di Ragusa ancora ulteriori risorse economiche oltre i 30 milioni di royalties, così come adesso propone il Movimento 5 Stelle che, non si sa perché, non l’ha proposto a tempo debito in Commissione Bilancio”.
E sulle polemiche politiche Dipasquale dice: “Se non fosse stato per quell’emendamento, che come dicono gli amici grillini è frutto della mia scarsa esperienza amministrativa, non ci sarebbe stato questo dibattito che invece ritengo assolutamente necessario perché nasce dall’aver constatato che non c’erano più fondi utili per rifinanziare la legge su Ibla. Da qui la mia idea che evita anche lo sperpero di 50 milioni in tre anni fatto dall’Amministrazione comunale di Ragusa e finalizza le risorse per i centri storici, per l’assistenza ai disabili e per ridurre le tasse ai cittadini. Ma prendo atto, e con piacere, che il Movimento 5 Stelle regionale non è solo pronto a sopprimere l’emendamento ma anche a creare interventi migliorativi e a rilanciare. Li aspetto in aula”.
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