“Nuove tegole arrivano dalla Corte dei conti e dall’Istat per il governo Crocetta, a ulteriore conferma, ove ce ne fosse bisogno, che il governo della rivoluzione, a trazione Pd, è stato uno dei più fallimentari della storia della Sicilia”.
Lo affermano i parlamentari del M5S all’Ars sulla scorta della tirata d’orecchie sul Defr, arrivato in grande ritardo, fatta dal presidente della Sezioni riunite della Corte dei conti per la Regione siciliana Maurizio Graffeo e sulla scia del rapporto Istat, che assegna alla Sicilia il primato del rischio di povertà in Italia.
“Il giudizio di Graffeo sul documento di economia e finanza regionale – affermano i deputati – suona, a nostro avviso, come una sonora bocciatura, assumendo a tratti i connotati di una paternale tirata d’orecchie per non avere fatto i compiti a casa, specie sui tempi di presentazione dei documenti”.
“Dalla Corte dei conti – dicono i deputati – è arrivata pure una bacchettata sui mutui e sulle alte cifre relative all’indebitamento. Cosa che significa affidare a generazioni future il carico di costi e di pesi che ci sono oggi”.
Non meno preoccupanti, per i deputati M5S, i numeri che arrivano dal rapporto Istat, che assegnano alla Sicilia il primato del rischio povertà in Italia.
“I numeri sono tragici. In Sicilia quasi un individuo su due è a rischio povertà, ma non ci pare che in questa legislatura si sia fatto nulla per correggere la rotta o che siano in vista provvedimenti che vadano in questa direzione. Tutt’altro. Dopo il risultato del referendum si ricomincia a parlare di rimpasti, l’unica cosa per cui questo governo sarà ricordato da tutti”.