Vandali in azione all’ente parco Madonie per dire “no” ad un osservatorio astronomico da realizzare al suo interno. Imbrattati i cartelloni del sentiero con vernice spray rossa. Un episodio che ha indispettito i vertici dell’Ente Parco che condannano il gesto e chiudono ad ogni dialogo nei confronti di chi realizza questi gesti clamorosi che però finiscono per danneggiare un bene pubblico.

Gesto da condannare senza se e senza ma

“Condanniamo con fermezza questi gravi atti vandalici che danneggiano il nostro parco – commenta il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino -. Da sempre siamo stati aperti al dialogo e al confronto, con le associazioni, con i movimenti e con tutti i cittadini. La tutela del territorio, e ricordiamo la nostra ferma presa di posizione contro la realizzazione del deposito nazionale per le scorie nucleari, è la nostra missione primaria: nulla che possa turbare l’habitat e il paesaggio del nostro Parco sarà mai tollerato”.

Rigidi controlli

Viene evidenziato che nulla sorge nel parco, specie nelle zone di massimo rispetto ambientale, senza aver esperito tutte le valutazioni necessarie. “Per questo – aggiunge Merlino – tali atti precludono un sereno dialogo e danneggiano entrambe le posizioni sull’argomento in questione. Non possiamo dialogare con i vandali che, oltre ad aver commesso un grave reato, chiudono le porte al confronto democratico. Atti vandalici che danneggiano anche l’immagine del popolo madonita onesto che, siamo certi, disapprova con  altrettanta fermezza tali azioni. Ci conforta, infatti, sapere che unanime è stata la condanna”.

“Inutile deturpare quel che ci appartiene”

“E allora ci chiediamo – rilancia ancora il presidente dell’Ente Parco – perché distruggere o deturpare volontariamente ciò che ci appartiene? Desiderio di trasgredire, di attirare l’attenzione su di sé? Incultura? Bisogna ripartire dal rispetto: del prossimo, della storia, del patrimonio. Ognuno di noi ha una responsabilità etica nei confronti del paesaggio e dell’ambiente e non possiamo permettere che un danno alla bellezza o al patrimonio di tutti passi inosservato con indifferenza e rassegnazione”.

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