‘Dichiarazioni false inserite in una più ampia strategia di delegittimazione dell’operato del segretario generale della Presidenza della Regione siciliana Patrizia Monterosso, strategia che avrebbe preso le mosse molto prima di adesso, ma che sta raggiungendo il suo apice’.

Con questa motivazione l’avvocato Nino Caleca ha depositato in procura la denuncia/querela per diffamazione ai danni dell’architetto Giuseppe Tuzzolino indicato come uomo cerniera fra mafia, politica e massoneria.

Il riferimento è alle dichiarazioni rese, sembrerebbe a verbale, e pubblicate in un articolo de Il fatto quotidiano, che parte dalla latitanza di Matteo Messina denaro e dal suo cellulare irrintracciabile da 4000 euro ma poi approdano ai rapporti fra mafia, massoneria e politica e coinvolgono proprio la Monterosso indicata come aderente alla loggia massonica di Castelvetrano e in contatto con uomini dei servizi segreti e tanto altro.

Già ieri sera a BlogSicilia la Monterosso aveva replicato annunciando la querela a Tuzzolino e rispondendo all’invito dei 5 stelle a comparire davanti all’antimafia annunciando la sua presenza in commissione a semplice convocazione

“Sono felice di questa iniziativa dei 5 stelle (che ne chiedono la convocazione in commissione antimafia ndr)- dice Patrizia Monterosso replicando anche alle accuse – finalmente potrò parlare io in una sede istituzionale. E’ incredibile la quantità di accuse inventate che mi piovono addosso. Sarà interessante capire da dove vengono e perché. Forse ho toccato qualcosa che non dovevo toccare”.

E’ un fiume in piena il segretario generale della Regione siciliana “Ho dato mandato ai miei avvocati di procedere ad un querela e voglio andare fino in fondo. Non conosco il Sig Tuzzolino, non l’ho mai visto ne incontrato, non mi sono mai occupata di fotovoltaico, non sono mai neanche passata da Castelvetrano e non frequento ne ho mai frequentato la massoneria”.

“Non so più cosa possano inventarsi su di me. sono sempre rimasta in silenzio nel rispetto del mio ruolo istituzionale, ma stavolta voglio proprio comprendere da dove arrivino tutte queste calunnie. Naturalmente andrò in Commissione antimafia. Sarà veramente la mia occasione per parlare in una sede istituzionale pubblica”

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