“Voglio innanzitutto ringraziare lo sforzo e la tempestività con cui l’Autorità Giudiziaria ha richiesto ed emesso i provvedimenti restrittivi eseguiti dall’Arma. Nel corso degli anni cosa nostra ha mutato pelle e diversificato i propri affari. Continua ad essere colpita duramente con l’attività repressiva delle Forze dell’Ordine e della Magistratura ed oggi appare indebolita, ma sempre viva” ed impegnata – anche attraverso il “pizzo” – nella ricerca quotidiana e ossessiva di denaro”.

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lLo dice il colonnello Antonio Di Stasio comandante provinciale dei Carabinieri commentando gli arresi di oggi “Da un’analisi storica del fenomeno estorsivo emerge come – in un territorio sottoposto ad un clima di intimidazione diffusa (dove la vittima, anche solo dietro una minaccia verbale, percependo rischi e conseguenze per sé e per propri i familiari, si sente costretta a cedere) – la criminalità organizzata riesca nel tempo ad imporre il “pizzo”. A noi tutti cittadini di questa stupenda terra, ai commercianti e agli imprenditori – i quali hanno interpretato le gesta e le parole che il Giudice Paolo Borsellino riportò nel suo libro Oltre il muro dell’omertà (“È normale che esista la paura in ogni uomo, l’importante è che sia accompagnata dal coraggio”) – esprimo la mia gratitudine per essersi affidati allo Stato, continuando a denunciare gli estortori”.