Il tribunale del riesame ha annullato l’ordinanza ai domiciliari nei confronti di Giada Quattrocchi, arrestata nell’operazione dei carabinieri della compagnia di Cefalù insieme ad altre 12 persone lo scorso fine febbraio accusati a vario titolo di associazione mafiosa, estorsione, detenzione illegale di armi e sostanze stupefacenti ai fini di spaccio.
Gli arrestati
Tra gli arrestati dell’operazione che ha interessato i mandamenti mafiosi di Caccamo e Trabia, e le famiglie di Cerda e Termini Imerese e quello di San Mauro Castelverde e le famiglie di Campofelice di Roccella e Collesano, anche il boss Pino Rizzo.
Le accuse
Erano già cadute le accuse sulla donna sull’ipotesi che fosse stata il braccio destro di Rizzo e che avesse commesso estorsioni. I giudici hanno accolto il ricorso presentato dagli avvocati Roberto D’Agostino e Claudia La Barbera. Precedentemente nel corso della stessa operazione erano stati revocati anche i domiciliari a Salvatore Leggio, titolare di una finanziaria.
A quattro contestata l’appartenenza mafiosa
A carico di 4 dei 13 indagati è stata contestata l’appartenenza all’associazione mafiosa. Il provvedimento scaturisce da un’attività investigativa condotta nel biennio 2020-2022, che ha interessato i mandamenti mafiosi di Caccamo e Trabia, e le famiglie di Cerda e Termini Imerese e quello di San Mauro Castelverde e le famiglie di Campofelice di Roccella e Collesano.
Le estorsioni documentate agli imprenditori
Sono state infatti documentate richieste estorsive ad imprenditori dei settori edile, immobiliare, agricolo e delle onoranze funebri, finalizzate ad ottenere un ingiusto profitto destinato anche al supporto economico dei vertici del mandamento, uno dei quali già sottoposto a regime cautelare in carcere poiché riconosciuto colpevole di associazione di stampo mafioso.
Revoca per Leggio
Revocati gli arresti domiciliari a Salvatore Leggio 53 anni coinvolto nell’operazione dei carabinieri della compagnia di Cefalù nelle Madonie dello scorso febbraio. Nel corso dell’interrogatorio di garanzia davanti al gip di Palermo Fabio Pilato Leggio titolare di una finanziaria, difeso dall’avvocato Giovanni Allegra, ha risposto alle domande e chiarito la sua posizione in merito all’accusa di spaccio di droga.
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