Pene ridotte ed anche alcune assoluzioni nel processo di appello al mandamento mafioso di San Lorenzo, uno dei clan più colpiti delle inchieste giudiziarie degli ultimi anni. L’accusa regge anche in II grado ma le pene sono più affievolite.

Dieci anni e 8 mesi al capomafia

La lista dei condannati parte dal nome di Giulio Caporrimo. Il boss diceva: “Io sono Cosa Nostra”, per mettere le cose in chiaro e stroncare sul nascere il tentativo dei nuovi boss di farsi largo.

Per lui la pena scende da 16 a 10 anni e 8 mesi. È difeso dagli avvocati Giovanni Di Benedetto e Jimmy D’Azzò. Il processo si occupa dei sette mesi di libertà di Caporrimo, fra febbraio e settembre 2017.

Successivamente Caporrimo sarebbe stato coinvolto in un altro blitz. Era contrario al progetto di riconvocare la cupola di Cosa Nostra palermitana che nel maggio 2018 si è riunita a Baida. Non riconosceva la figura di Francesco Palumeri, scelto da Calogero Lo Piccolo per comandare nel suo mandamento.

Non metteva in discussione la decisione di Lo Piccolo, figlio di Salvatore e fratello di Sandro, da cui aveva ricevuto il testimone in un summit del 2017. Non riteneva però che Palumeri fosse degno del ruolo. Non comprendeva i motivi della sua scalata criminale.

Gli imputati e le pene

Questi gli altri imputati e le pene. Tra parentesi sono indicate quelle di primo grado: Vincenzo Billeci 8 anni (10 anni e 8 mesi, difeso dall’avvocato Giuseppe Avarello), Francesco Paolo Liga 8 anni e 2 mesi, Nunzio Serio 16 anni (20 in continuazione con una precedente condanna), Vincenzo Taormina (9 anni e 8 mesi (12 anni e 4 mesi, era difeso dagli avvocati Angelo Formuso e Giovanni Di Benedetto).

Le assoluzioni

Questi gli Giuseppe Enea (7 anni) e Francesco Di Noto (4 anni e 10 mesi), assistito dall’avvocato Rosa Garofalo.

Confermato il risarcimento danni alle parti civili

Confermato anche il risarcimento danni alle parti civili, assistite dagli avvocati Salvatore Forello e Valerio D’Antoni (per lo “Sportello di Solidarietà alle Vittime” e Fai, Comune di Palermo (avvocato Ettore Barcellona), Solidaria Sos Onlus ed Sos Impresa (avvocato Fausto Maria Amato), Centro studi Pio La Torre (avvocato Francesco Cutraro).

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