Ricorre il 40° anniversario dell’omicidio del capitano dei carabinieri Emanuele Basile. Durante la notte del 1980, giornata di festa a Monreale per la ricorrenza del santissimo crocifisso, il capitano Basile, mentre era di ritorno in caserma con la moglie e la figlioletta in braccio dopo i festeggiamenti cittadini, veniva barbaramente ucciso da tre sicari di cosa nostra, subito arrestati dai colleghi intervenuti.
Questa mattina, tenuto conto delle misure in materia di contenimento e gestione dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, si è svolto un breve momento di raccoglimento commemorativo al gruppo carabinieri di Monreale, alla presenza del generale di divisione Giovanni Cataldo, comandante della legione carabinieri Sicilia, del generale di brigata Arturo Guarino, comandante provinciale di Palermo, con la deposizione di una corona d’alloro al busto dedicato al caduto.
Successivamente, in via Novelli, luogo dell’eccidio, alla presenza di una rappresentanza dell’arma, del prefetto facente funzione di Palermo, Daniela Lupo e del sindaco di Monreale, Alberto Arcidiacono, l’arcivescovo monsignor Michele Pennisi ha recitato una preghiera; sono stati poi deposti un mazzo di fiori e una corona d’alloro del Comune davanti alla lapide commemorativa.
Il generale Cataldo, in un breve messaggio di saluto, ha richiamato l’attualità dell’esempio del capitano Basile per tutti i carabinieri e per la legalità alla quale si ispirano le comunità siciliane.
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