Sei giorni. Questo il tempo a disposizione dell’Assemblea regionale siciliana per giungere all’approvazione di bilancio di previsione 2018 e della Legge di stabilità della regione siciliana. Negli stessi tempi bisognerà aspprovare anche il bilancio consolidato ed il pluriennale fino al 2020.

Tempi strettissimi per valutare i quali si riunirà la conferenza dei capogruppo di maggioranza e opposizione. Bisognerà ridisegnare i lavori di commissioni ed aula e comprendere se è possibile tentare una approvazione entro il 31 marzo o se, invece, non rinunciare a questo primo obiettivo e prendersi un altro mese, l’ultimo che la legge consenta, di esercizio provvisorio dando tempo a Commissioni e plenum fino alla fine di aprile.

Quello che non è rinviabile è il bilancio consolidato che il precedente governo e la precedente assemblea non avevano votato nei tempi di legge e per il quale Palermo ha ottenuto una proroga da Roma fino al 31 marzo in virtù proprio del fatto che al responsabilità del ritardo non poteva essere imputata al governo appena insediato.

Consolidato e pluriennale sono in fase avanzata della discussione  e l’aula può esitarli in tempo. Più lunghi, invece, i tempi per la finanziaria. Un documento snello composto da 35 articoli (ivi compreso l’articolo di rito che dispone l’allineamento con il bilancio) ma piena di riforme pesanti come la nascita della Grande Irfis che accorpa anche Ircac e Crias.

Il vero tema è quello della tenuta della maggioranza. A conti fatti, viste le aperture di alcuni dissidenti, e vista la disponibilità di Sicilia Futura (che conta su due voti) alla maggioranza mancherebbero probabilmente tre sì. Ma il soccorso grillino sembra essersi arenato proprio su Grande Irfis mentre dal pd il capogruppo Lupo continua ad attaccare su tutti i fronti.

In questo clima un rinvio potrebbe essere una soluzione ma Musumeci cercherà in tutti i modi di evitarlo. La parola, però, spetta alla capigruppo visto che l’ordine dei lavori stabilito fin qui prevedeva l’approvazione in aula martedì dei documenti economici e difficilmente la Commissione bilancio li esiterà nella giornata di domani per poterli inviare a sala d’ercole. Ci sono poi i tempi tecnici da assegnare ai deputati per gli emendamenti che sono stringenti e non comprimibili più di tanto per regolamento. Insomma i temi sono parecchi mentre la Sicilia aspetta di capire cosa fare.

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