E’ iniziato il vertice di maggioranza convocato per le 11 a Palazzo d’Orleans ma che ha visto la presenza di tutti i convocati, sia pure in grande ritardo. E’ iniziato e le porte delle stanze dei bottoni sono state chiuse. Ma non basta una porta chiusa per impedire a chi si trovi a camminare per le vie del palazzo di sentire le urla, o quantomeno le voci non proprio tranquille che vengono da quella stanza.

Intorno al tavolo, nonostante le minacce di diserzione del giorno prima, ci sono tutti: il Presidente Rosario Crocetta con la sua fidata vice Mariella Lo Bello, la capogruppo del Pd Alice Anselmo con il suo segretario Fausto Raciti, il capogruppo Ncd Nino D’Asero con il coordinatore Francesco Cascio, il capogruppo Udc Mimmo Turano con il suo  contestato segretario Adriano Frinchi che aspetta manforte da Giampiero D’Alia e soprattutto ci sono i ‘ribelli’ di Pdr Sicilia Futura. Loro si sono presentati in tre: l’ex ministro Salvatore Cardinale e i deputati  Michele Cimino e Nicola D’Agostino. ma, almeno all’inizio, di Baldo Gucciardi, l’assessore per la salute, nessuna traccia. e dire che si doveva parlare solo di sanità

Proprio la pattuglia di Pdr Sicilia Futura, in eterno contrasto con l’Udc, è quella che agita gli animi nonostante la promessa solenne di parlare solo di sanità.

Dalle stanze dei bottini, c’è da giurarci, usciranno tutti d’amore e d’accordo ma stavolta non bisognerà attendere per capire se l’accordo sarà solo di facciata o reale. Alle 16 (ma il ritardo è già preventivato) si torna in aula per tentare di licenziare la manovrina. Senza questi assestamenti di bilancio niente soldi alle ex province.

Fino ad ora, dalla ripresa, dei lavori, su questo tema la maggioranza è riuscita ad andare sotto quattro volte in due sedute. Stasera vedremo se qualcosa è cambiato.