“Ridimensionare la rete infettivologica siciliana è irragionevole, un gravissimo errore che va evitato. Bisogna intervenire subito nei confronti del Governo nazionale, per sollecitare una modifica del decreto Balduzzi che rischia di compromettere la cura e la salute dei siciliani”.

A lanciare l’allarme è il deputato regionale della Lista Musumeci e vicepresidente della commissione Sanità all’Ars, Gino Ioppolo.

“Le Unità operative di malattie infettive sono riconosciute, dalla vigente normativa, come strutture ad elevata complessità di cure, alla stessa stregua delle Unità di terapie intensive cardiologica, respiratoria e neonatale – spiega Ioppolo -. Il decreto legge n. 158/2012, convertito nella legge n. 189/2012, detta norme finalizzate al contenimento della spesa e alla razionalizzazione dell’attività sanitaria e assistenziale ed impone un drastico ridimensionamento della rete infettivologica, prevedendo un’unità operativa per un bacino di utenza di 600.000/1.200.000 abitanti. Ciò significherebbe che in Sicilia, la rete infettivologica dovrebbe prevedere un minimo di quattro unità operative e un massimo di otto. Un numero assolutamente inadeguato per la nostra regione”.

“E’ evidente che la compiuta applicazione del decreto Balduzzi, sortirebbe in Sicilia effetti gravissimi sia per la cura e la salute dei siciliani sia per quella dei migranti i quali, in misura sempre maggiore, approdano nella nostra regione provenendo dal continente africano – spiega ancora Ioppolo -. Le attuali Unità operative di malattie infettive e tropicali andrebbero, quindi, implementate e non diminuite per coprire adeguatamente ogni parte del territorio regionale. Inoltre va dato modo alle singole aziende, oggi impossibilitate a rifunzionalizzare i singoli reparti, di aumentare le dotazioni organiche e nominando i primari dove mancanti. E’ urgente intervenire per chiedere la modifica del decreto e renderlo compatibile con le caratteristiche del territorio siciliano, prevedendo un’unità operativa di malattie infettive ogni 100.00/300.000 abitanti”.

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