Potrebbero già essere stati macellati, secondo quando reso noto da Sea Shepherd, i cinque delfini Grampo (altresì noti come Delfino di Risso) rimasti prigionieri della nota baia di Taiji in Giappone.

Sempre gli ambientalisti sostengono come il gruppo di cinque delfini era in realtà riuscito ad allontanarsi dalla baia dove, nella giornata di ieri, era stato condotto un primo gruppo di cetacei. Le barche dei pescatori giapponesi li avrebbero però raggiunti indirizzandoli all’interno della baia.

Nella foto diffusa da Sea Shepherd è possibile vedere un delfino adulto con un piccolo; si tratterebbe di una madre che ha tentato di proteggere disperatamente il proprio piccolo dall’avvincinarsi delle barche dei pescatori.

Come è noto nella baia giapponese i delfini, appartenenti a più specie, vengono catturati per i delfinari o macellati in loco. Nei pressi dello stesso porto vi sono due strutture attrezzate per la prima detenzione dei cetacei ai quali vengono impartiti gli iniziali comandi che condizioneranno la cattività imposta dall’uomo. Un commercio molto lucroso che può rendere diverse decine di migliaia di dollari per singolo animale venduto. Molto meno redditizio, ma anch’esso fiorente, è invece la macellazione dei poveri animali per rifornire il mercato locale della carne.

Si ricorda che anche in Europa i delfini vengono macellati per uso alimentare. Avviene ogni anno nelle isole Faroe, facenti parti del Regno Unito di Danimarca (assieme alla Groenlandia e Danimarca) ma non della UE. Anche in quel posto sono attivi i volontari di Sea Shepherd in più occasioni arrestati con l’accusa di avere intralciato le operazioni di cattura.

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