“Malgrado la figura dell’Energy manager sia resa obbligatoria da una legge del 1991, la Regione continua a non esserne dotata”, la deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Angela Foti denuncia la vicenda e presenta un atto di indirizzo al parlamento regionale.

“L’assenza di una figura indicata come responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia, appunto l’energy manager, comporta una possibile sanzione fino a 50 mila euro, nonché l’esclusione dagli incentivi che potrebbero essere richiesti ai sensi della vigente normativa. “Oltre il danno, – afferma la Cinquestelle Foti – si corre anche il rischio che la mancata nomina potrebbe costituire un vulnus sui progetti da finanziare a valere sui fondi di cui al PO FERS 2014/2020 ”.

“Nell’immobilismo generale di una Regione allo sbaraglio, – continua la deputata – una delibera regionale e una legge nazionale, rispettivamente la n. 108 del 2010 e la n. 10 del 1991, restano disattese. Bisogna scongiurare il rischio che parte degli interventi finanziati con i fondi del PO FERS 2014/2020, destinati ad interventi sul patrimonio edilizio della regione, possano essere inficiati o comunque realizzati senza il preventivo controllo sulle obbligatorie misure di efficienza energetica”.

In conclusione, la parlamentare impegna il governo a ricercare urgentemente la figura attraverso il ricorso ad un atto di interpello interno rivolto ai dipendenti in possesso dei requisiti previsti dalla normativa richiamata ed esplicitati nella relativa circolare del 18 dicembre 2015 del Ministero dello Sviluppo Economico.

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