• A Palermo il gruppo Karol lancia fabbrica di mascherine
  • “Progetto targato Sicilia, in linea con la normativa europea”
  • L’azienda punta su tecnologia italiana e qualità eccellente

Una fabbrica a Palermo destinata alla realizzazione di dispositivi di protezione individuali certificati, targata Sicilia ma in linea con le norme di sicurezza previste dalla comunità europea sia per quanto riguarda l’utilizzo delle macchine che i materiali adoperati.

Il progetto Palermo Karol Industrie

L’ultima sfida del presidente del gruppo Karol strutture sanitarie, Marco Zummo, che dal mondo della fragilità ha deciso di lanciarsi nel mondo dell’imprenditoria, è il progetto Palermo Karol Industrie. “Dal 2014 siamo in prima linea nel settore delle fragilità – ha spiegato Zummo – e fin da quando è arrivata l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus abbiamo avvertito l’esigenza di venire incontro a una richiesta diventata giorno dopo giorno sempre più crescente e la necessità di potenziare immediatamente il sistema di protezione dei nostri pazienti, degli operatori in corsia ma anche di tutti i cittadini”.

Poteva nascere prima

Una frecciatina alla burocrazia italiana la fa il presidente dell’azienda. “Abbiamo fortemente voluto puntare su questo progetto di produzione di mascherine chirurgiche di altissima qualità, che, se non fosse stato rallentato da lungaggini burocratiche, avrebbe visto la luce molto prima. Ancora, nonostante il diffondersi della campagna vaccinale – continua Zummo  – la mascherina resta il principale strumento di difesa per arginare e combattere il virus e quelli da noi prodotti sono in grado di garantire una filtrazione batterica pari al 99% grazie al multistrato di tessuto e quindi perfettamente ideali per l’uso quotidiano e risultano adatti sia per la collettività che per il personale sanitario”.

Le caratteristiche delle mascherine prodotte

I tessuti sono certificati Oeko-tex standard 100 e possiedono il report di biocompatibilità completo secondo la norma 10993. Anche gli elastici sono certificati Oeko-tex standard 100 e sono latex free. “Abbiamo voluto fare una scelta -conclude – che va in controtendenza rispetto a quella per lo più diffusa di attingere a produzione cinese di scarsa qualità perché noi abbiamo deciso invece di puntare su tecnologia italiana e qualità eccellente per una scelta prima di tutto etica. La qualità del tessuto è infatti il II R, che è quello utilizzato dalla croce rossa Svizzera, antibatterico e garantisce il massimo filtraggio”.