Continuano a far discutere i conti in rosso del Comune e adesso spunta che il Mef, il ministero dell’economia e finanze, in realtà non ricoprirebbe d’oro l’ente locale. Secondo le ultime cifre che si vanno ventilando, il contributo sarebbe addirittura dimezzato nel prossimo ventennio rispetto a quel che si era sempre detto. A rivelarlo il Giornale di Sicilia che evidenzia come in realtà gli strombazzati 475 milioni sarebbero 240 effettivamente, da palmare ovviamente sempre nell’arco del prossimo ventennio.
Il Mef andrebbe a sborsare all’incirca 188 milioni a cui si vanno aggiunti un’altra sessantina di milioni che sono previsti in quanto “bonus”, soldi surplus dovuti a quegli enti locali che evitano il dissesto con un piano di riequilibrio come ha fatto proprio il Comune di Palermo, votando in consiglio la manovra.
Intanto è già partita la lettera sempre al Mef sottoscritta da diversi consiglieri comunali di opposizione che fanno riferimento ad Italia Viva, +Europa-Azione e “Oso”. Ad essere stata allegata un’approfondita relazione per smontare l’atto proposto dalla giunta Orlando e recentemente approvato in consiglio comunale, per l’appunto il piano di riequilibrio. In totale 28 pagine in cui si parla di una “previsione di incremento dati di riscossione sproporzionati e sovrastimati; manifesta inesattezza nel calcolo del fondo crediti di dubbia esigibilità; mancata approvazione del bilancio pluriennale 2021-2023, nonché squilibrio strutturale negli anni 2022, 2023 e 2024″.
Tema centrale dell’attacco dei consiglieri comunali è legato all’aumento dell’addizionale Irpef, imposta praticamente raddoppiata nel prossimo biennio. In alcuni anni, la percentuale risulta raddoppiata, rispetto al limite sancito dalla legge dello 0,80%. Fino, addirittura, al 1,728% del 2023. Numeri che, secondo i consiglieri, non tornano nemmeno sull’aspetto legato alla riscossione delle sanzioni amministrative legate alle multe. Una percentuale di incasso dei crediti che ad oggi si aggira intorno al 28%. Nelle previsioni del piano di riequilibrio, tale dato dovrebbe raggiungere addirittura il 49%.