Prosegue il calo delle nuove infezioni da Covid-19 in Sicilia. Nella settimana dal 27 marzo al 2 aprile i nuovi casi di positività rilevati dai test antigenici o molecolari effettuati nell’Isola sono stati 795, in diminuzione del 7,13% rispetto ai sette giorni precedenti, per un’incidenza media di 17 casi ogni 100.000 abitanti. I dati sono riportati nell’ultimo bollettino settimanale a cura del Dasoe, il dipartimento per le Attività sanitarie e osservatorio epidemiologico dell’assessorato per la Salute della Regione Siciliana.

I dati

Valori superiori alla media regionale si sono registrati nelle province di Trapani con 22 casi su 100.000 abitanti e di Palermo e Siracusa, entrambe con 21 nuove infezioni su 100.000 residenti. Le fasce d’età maggiormente a rischio risultano quelle tra gli 80 e gli 89 anni (34 casi ogni 100.000 abitanti), tra i 70 e i 79 anni (26/100.000) e gli over 90 (23/100.000). Anche i nuovi ricoveri sono in diminuzione. Oltre la metà dei pazienti positivi in ospedale risultano non vaccinati.

I vaccini ai più piccoli

I piccoli tra i 5 e gli 11 anni vaccinati con almeno una dose si attestano al 22,90%, sono 60.675 i bambini (19,69%) ad avere completato il ciclo primario. Tra gli over 12, i vaccinati con almeno una dose sono il 91,03%; ha completato il ciclo primario l’89,65%, mentre l’8,97% rimane ancora da vaccinare. Sono 1.120.766 i cittadini che non hanno effettuato la terza dose. I vaccinati con dose aggiuntiva/booster sono 2.774.146 pari al 71,22% degli aventi diritto. Sono 243.623 le quarte dosi somministrate, 10.312 le quinte.

Precari Covid, c’è l’accordo

Siglato tra Regione siciliana e organizzazioni sindacali il protocollo di intesa per la stabilizzazione del personale precario impiegato durante l’emergenza Covid. Il documento firmato oggi a piazza Ottavio Ziino consentirà di assumere a tempo indeterminato il personale, dirigenziale e non dirigenziale, sanitario, sociosanitario e amministrativo reclutato dagli enti del servizio sanitario nazionale, anche con contratti di lavoro flessibile e anche qualora non più in servizio; e il personale che abbia maturato, o che maturerà al 31 dicembre 2024, alle dipendenze di un ente del servizio sanitario nazionale almeno diciotto mesi di servizio, anche non continuativi, di cui almeno sei mesi nel periodo intercorrente tra il 31 gennaio 2020 e il 31 dicembre 2022.

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