Lo scontro in corso fra gli operatori del mercato ortofrutticolo di Palermo sull’ipotesi di aprire di giorno e non più in piena notte il mercato agita non solo lo stesso mercato ma anche il quartiere e buona parte della città.

A prescindere dalle resistenze comprensibili una apertura durante le ore diurne mostrerebbe numerosi vantaggi che, a nostro modo di vedere, compenserebbero ampiamente il problema di traffico che verrebbe a crearsi nella zona e che potrebbe essere affrontato con interventi sulla viabilità.

Vantaggi che, immaginiamo, potranno essere analoghi a quelli registrati in altre esperienze simili a Roma e Bologna solo per citare l’Italia anche se esperienze positive si registrano anche a Barcellona.

Primo elemento di vantaggio il risparmio conseguito in termini di costi visto che il lavoro notturno ha un costo più elevato, si consuma energia elettrica e così via. Un vantaggio che potrebbe permettere un risparmio consistente a tante aziende in difficoltà e perfino al comune per quanto riguarda dipendenti del mercato, della Rap e perfino vigili urbani per sicurezza e viabilità.

Vantaggi evidenti anche sul fronte della sicurezza che potrebbe essere meglio garantita in ore diurne. Vantaggi, poi, nei trasporti visto che gli orari di sbarco del traghetto proveniente da napoli, ad esempio, non sono compatibili con l’attuale orario di apertura del mercato e dunque i mezzi pesanti devono attraversare tutta l’Italia del Sud per giungere a Palermo. Una apertura diurna permetterebbe il trasporto via mare e limiterebbe il traffico dei mezzi pesanti ad un arco di tempo ben più ristretto.

Vantaggi, infine, sulle vendite. Il mercato potrebbe aprirsi al territorio e non soltanto ai grossisti. Dove l’esperimento è stato provato non ha causato danni ai dettaglianti ma ha incrementato le vendite del mercato di Roma e soprattutto di Bologna.

Per discutere di tutto questo lunedì mattina all’hotel Iblis di Palermo si terrà un incontro dibattito fra favorevoli e contrari al quale prenderà parte anche il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando. La proposta sarà quella di una sperimentazione per 6 mesi o per un anno per valutare vantaggi e svantaggi. E provare a fare qualcosa di nuovo che altrove ha funzionato sembra sempre una buona idea.