Non solo i nomi in codice che fanno anche sorridere come Fragolina o Fragolona con quest’ultimo nomignolo affibbiato alla sorella maggiore ora arrestata. Fra i pizzini di Messina Denaro mai distrutti dalla sorella che gestiva cassa e messaggi ci sono i dettagli che hanno portato alla cattura, nessun riferimento ai soldi della famiglia ma c’è un antico messaggio del 2013 che viene a galla. Mostra un boss indipendentista che non riconosce lo stato.

Il boss contro la storia

In quel messaggio Messina Denaro si definisce uno dei “figli di questa terra di Sicilia stanchi di essere sopraffatti da uno Stato prima piemontese e poi romano, che non riconosciamo” e si dice convinto che “la storia ci restituirà quello che ci hanno tolto in vita”

Dura la reazione degli indipendentisti di Siciliani Liberi

“Matteo Messina Denaro è davvero persona infida, e da lui c’è da aspettarsi di tutto. Ora spunterebbero, ma guarda!, suoi vecchi presunti “pizzini” in cui biascica alcune corbellerie sui mafiosi “figli di questa terra di Sicilia” e contro “lo Stato sabaudo” e bla bla… A noi tutto ciò pare strano, molto strano. Quanto meno sarebbe un ingrato. Dopo tutto quello che lo Stato ha fatto per lui, garantendogli decenni di impunità e, ora che è malato, un buen retiro, forse anche senza 41-bis, se ne esce con queste intemerate?”

Per gli indipendentisti c’è puzza di depistaggio

“A noi sembra strano, addirittura – diciamolo chiaramente – sa di depistaggio. E non sarebbe certo la prima volta in questo strano paese chiamato Italia. Con tutto il potere gestito dalla mafia nei decenni passati, poi, se avessero voluto fare una “secessione” a quest’ora l’avrebbero certamente fatta.

A noi risulta invece che, da quando la Sicilia è italiana, è stata proprio Cosa Nostra a sbocciare prima e a trovare terreno fertile dopo. Che ingrato! Anzi, sembra proprio che la differenza tra le comuni mafie che si possono trovare dalla Colombia al Giappone e Cosa Nostra, sia proprio la sua natura politica; natura di strumento di dominazione dello Stato italiano sulla Sicilia”.

Infamare il sicilianismo non funzionerà

Nella loro lettera aperta di reazione gli aderenti a Siciliani Liberi ricostruiscono le fasi storiche di ascesa al potere della mafia e attaccano le coperture da parte dello stato e della politica

“A noi risulta, in una parola, che la mafia è “Cosa Vostra” e non “Nostra”, e che quando i Siciliani tentano di alzare la testa, diventa sin troppo facile accusarli di essere “maffiosi”.  A noi questa storia puzza, puzza tanto. Se è un delirio isolato, no comment. Ma se fosse un tentativo di legittimare la dominazione italiana in Sicilia, ben orchestrato, e pertanto di infamare il Sicilianismo, sappiate che è troppo manifesto perché sia credibile”.

 

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