Mezz’ora prima di morire Carlo Gregoli, il presunto omicida di Falsomiele che insieme alla moglie avrebbe freddato Vincenzo Bontà e Giuseppe Vela, incontrò in infermeria un educatore. Era seguito da settimane, forse da mesi all’interno del carcere del Pagliarelli come spiega la direttrice Francesca Vazzana.

“L’indagine del Dap sulla morte di Carlo Gregoli è di prassi in questi casi. Per prassi, secondo le disposizioni vigenti, noi siamo tenuti a seguire i soggetti che in qualche modo rilevano un momentaneo disagio psicologo, sono visti quotidianamente dallo psichiatra, dallo psicologo e dal funzionario giuridico pedagogico che è un educatore”.

Così accadeva per Carlo Gregoli. “Il dipendente comunale mezzora prima della morte ha incontrato un educatore. Era stata la famiglia a chiederci questo tipo di osservazione visto che in passato Gregoli aveva sofferto di depressione.
In questi mesi in carcere non era stata registrata nessuna forma di disagio particolare”.

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