Questa mattina, un migliaio di studenti fra licei, istituti superiori ed università, (ma gli organizzatori parlano di 5mila presenze) dietro lo striscione “CACCIAMO RENZI”, sono scesi in piazza in corteo per la giornata internazionale dello studente. Gli studenti del Coordinamento Studenti Medi Palermo, hanno dato appuntamento alle 9, con concentramento a Piazza Politeama.

“La sua buona scuola non è di certo buona per noi! – afferma Simona Pezzella, del Regina Margherita -e ogni occasione sarà buona per manifestare il nostro dissenso e per difendere il diritto all’istruzione pubblica.
E’ necessario lanciare segnali forti e di impatto che esprimano la nostra assoluta contrapposizione allo stato di cose presenti. Ogni occasione è buona per ricordare a Renzi che qui non è il benvenuto, che le sue passerelle non ingannano perché sappiamo perfettamente che le sue passerelle sono rivolte esclusivamente alla ricerca di consensi.”

“Oggi, 17 novembre – continua Marco Guerrieri, esponente del Coordinamento Studenti Medi Palermo – è la giornata internazionale dello studente, e noi studenti che da anni ci vediamo calpestati i diritti, non potevamo non scendere in piazza e non portare avanti le nostre rivendicazioni! Siamo stanchi di subire e vogliamo farci sentire ancora una volta e sempre più determinati!
Negli ultimi anni, infatti, gli studenti si sono mobilitati contro i continui attacchi che i vari governi hanno fatto e continuano a perpetuare ai danni della scuola pubblica, che viene indirizzata sempre di più verso il modello aziendalistico.
L’ultimo esempio lampante è quello della riforma della Buona Scuola e delle politiche di sfruttamento e profitto portate avanti dal governo Renzi; a partire dall’alternanza scuola-lavoro, che vede gli studenti impegnati a lavorare totalmente a titolo gratuito.”

Intanto gli universitari rendono noto che gli è stata negata un’aula per un’assemblea sul no al Referendum.
“Agli studenti – spiega Silvia Fabra, del Collettivo Universitario Autonomo – è stata negata per domani, venerdì 18, attraverso il rifiuto di una richiesta scritta, la possibilità di organizzare un’assemblea espressamente per il no al referendum. L’assemblea era stata pensata proprio per creare un momento di discussione e collettivizzazione della presa di posizione del corpo studentesco rispetto al Referendum, cosa che evidentemente non è ben gradita alla governance universitaria. E’ di pochi giorni fa, infatti, la circolare dei due rettori Fabrizio Micari e Davide Pignataro (rispettivamente di Palermo e di Catania) che impedisce agli studenti di organizzare dibattiti referendari, senza contraddittorio.”
Sarà un caso – continua Silvia Fabra – ma le Università di Palermo e Catania, dove è stato negato agli studenti il diritto di espressione, sono entrambe guidate da rettori del PD e rispetto a ciò risulta palese come le istituzioni siano totalmente curvate sulla questione della campagna elettorale, totalmente protese a sostenere il fronte del Si e il governo Renzi. E’ assurdo come i poteri forti possano godere tranquillamente del diritto a esprimere un pensiero di parte e a noi studenti che siamo i veri protagonisti dell’università questa stessa possibilità viene paradossalmente negata”