- Mercoledì alle 11,30 la conferenza delle regioni
- Momento incandescente
- Il ministro Lamorgese ad Unione Europea “Ridistribuire i salvati in mare”
L’assessore regionale Antonio Scavone, coordinatore della commissione immigrazione, ha convocato per mercoledì alle 11,30 la conferenza delle Regioni per affrontare l’emergenza che si è riacutizzata con i nuovi sbarchi a Lampedusa dove oltre 2.000 persone sono approdate nelle ultime 24 ore.
“Una vera e propria emergenza sociale che va affrontata in sede nazionale – ha detto l’assessore – come il presidente Musumeci ha più volte ribadito al governo centrale, perché la Sicilia non può essere lasciata sola a gestire le migliaia di migranti che da qualche giorno continuano a sbarcare sulle coste isolane”.
Scavone ha continuato: “Nelle ultime 24 ore nella sola isola di Lampedusa sono sbarcati 2 mila migranti e, con l’approssimarsi della bella stagione, la situazione non può che peggiorare. Ho convocato la commissione Immigrazione della Conferenza delle Regioni proprio sulla recrudescenza del fenomeno migratorio, perché si rischia il collasso degli hotspot di tutta la Sicilia oltre che di quello di Lampedusa, e occorre pertanto una cabina di regia nazionale, in cui siano comprese le Regioni, dove condividere le scelte da portare avanti, anche alla luce del peggioramento dei rapporti diplomatici con la Libia a causa della recente aggressione al nostro motopeschereccio di Mazara””
Situazione “Incandescente”
“La situazione – ha proseguito l’assessore – è incandescente e non solo perché in un momento di pandemia diventa difficile prestare aiuto, ma anche perché troppo spesso nelle traversate abbiamo assistito a tragedie, con il naufragio e la morte dei migranti”.
Lamorgese a Unione Europea, redistribuire i salvati in mare
Colloquio telefonico tra il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese ed il commissario europeo per gli Affari Interni Ylva Johansson. La titolare del Viminale ha illustrato a Johansson i numeri degli arrivi e le previsioni in vista della stagione estiva, che peraltro coincidono con le stime della Commissione Ue.
Alla luce di questi dati, il ministro ha invocato un cambio di rotta immediato in direzione di una maggiore solidarietà nei confronti dell’Italia. Non si possono infatti attendere i tempi del contrastato negoziato in corso sul Patto europeo per l’immigrazione e l’asilo.
Serve subito che un gruppo di Paesi – come avvenuto nel settembre del 2019 con l’accordo di Malta cui hanno partecipato anche Francia e Germania – si faccia carico di accogliere automaticamente, sulla base di un meccanismo di quote condivise, i migranti soccorsi in mare. Per evitare che tutto il peso dei flussi estivi destinati ad aumentare ricada solo sull’Italia. Lamorgese e Johansson hanno poi discusso della missione congiunta a Tunisi programmata per il 20 maggio. Con le autorità tunisine si punterà a cercare un accordo finalizzato a frenare le partenze ed aumentare i rimpatri, a fronte di un sostegno economico – cui parteciperà anche l’Europa – per la ripresa del Paese in forte crisi.
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