“Il trasferimento delle 353 persone a bordo di #SeaWatch4 sulla nave quarantena Allegra, al largo di #Palermo, è terminato. Siamo felici che sia stato loro assegnato un luogo sicuro, ma l’attesa è stata troppo lunga e molto dura per tutti”. Lo scrive su Twitter la ong tedesca.

L’imbarcazione con attorno diverse motovedette della Capitaneria di Porto è arrivata nei pressi della nave quarantena della Gnv Allegra dove sono già imbarcati 181 migranti che sono arrivati, con degli autobus, da Porto Empedocle, dove erano stati trasferiti da Lampedusa, e il personale della Croce rossa italiana.

“Siamo grati alla città di Palermo e al sindaco Leoluca Orlando per la solidarietà dimostrata alle 353 persone a bordo di Sea Watch 4”. Aveva scritto l’ong al momento dell’arrivo. Non si è trattato però di una notizia accolta favorevolmente da tutti.

Vincenzo Figuccia deputato dell’Udc all’Ars e leader del Movimeno Cambiamo la Sicilia si è recato in presidio al porto di Palermo.

“Non siamo mai stati razzisti, qui il punto è un altro – ha detto Figuccia – . La deformazione orlandiana dell’accoglienza a tutti i costi e fine a sé stessa sta ingenerando caos in città e più in generale in una Regione letteralmente abbandonata dal governo nazionale e costretta a contare sulle proprie forze. Il timore dei contagi legati all’attuale emergenza sanitaria e l’esplosione degli hotspot-pollaio rendono intollerabile questa “navetta” Africa-Sicilia. Le altre piazze europee da Parigi a Berlino, pensano egoisticamente al proprio rilancio senza curarsi minimamente della questione. Mentre qui dopo tanti sacrifici, dopo la sanguinosa chiusura del lockdown tanti hanno perso il lavoro con un’economia regionale che continua a sgretolarsi. Basta ipocrisie, basta buonismi, più dignità per tutti: siciliani e migranti compresi”.

Al termine delle operazioni di trasbordo dei naufraghi il Sindaco Leoluca Orlando ha dichiarato: “Come previsto, tutto si è svolto nella più assoluta sicurezza e tranquillità a conferma del fatto che la scelta del Governo nazionale è quella più corretta per garantire i diritti e la sicurezza di tutti, a terra e in mare.
E’ una soluzione che stronca qualsiasi polemica che è a questo punto fine a sé stessa, a meno che non sia deliberatamente montata per instillare paure e alimentare intolleranza, entrambe certamente non utili per affrontare e risolvere i problemi.”

 

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