La certificazione investimenti pari a 1 miliardo per la Regione Siciliana in proroga al 31 maggio 2022. Lo prevede un emendamento approvato alla Camera nel decreto Milleproroghe. Lo fa sapere la deputata del gruppo misto Giusi Bartolozzi.

Approvato all’unanimità

“Alle 4 di stamani, al termine della giornata di lavori sul milleproroghe, la commissione bilancio ha approvato all’unanimità un emendamento a mia prima firma che proroga al 31 maggio 2022 la certificazione della spesa degli investimenti per la regione siciliana, per un ammontare di pagamenti certificati nel 2020 pari a €. 985.306.922,59” cosi Giusi Bartolozzi (misto) al termine dei lavori.

Respiro per l’amministrazione regionale

“Doveroso ringraziare il Governo per l’attenzione prestata e in particolare la ministra Carfagna, e i colleghi siciliani Andrea Giarrizzo e Roberta Alaimo per avere sostenuto e perorato questa legittima richiesta che, restituisce all’amministrazione regionale, fortemente gravata durante la pandemia, un po’ di respiro al fine di prevenire ed evitare pesanti ricadute finanziarie. Dopo l’approvazione in Aula, spetterà alla Regione terminare i lavori nel termine cosi’ come prorogato” conclude.

Assenti due deroghe, avvocati siciliani scrivono ai deputati

Il decreto Milleproroghe non contiene, per la prima volta in dieci anni, due deroghe che riguardano il mondo degli avvocati. Per tale ragione, l’Agius, l’Associazione giuristi siciliana, ha inviato una nota a tutti i deputati avvocati siciliani presenti in Commissione Giustizia, ovvero Carmelo Miceli, Carolina Varchi, Eugenio Saitta e Valentina D’Orso. “Con l’istanza – spiega Francesco Leone, presidente Agius – abbiamo chiesto l’inserimento nel Milleproroghe delle deroghe all’entrata in vigore di due norme presenti nella vecchia legge professionale, la L 247/2012, così come è avvenuto negli ultimi dieci anni”.

Le norme che mancano

La prima novità introdotta, ma sempre rinviata dal Milleproroghe, è quella di impedire agli iscritti all’albo degli avvocati che abbiano maturato 12 anni di anzianità, la possibilità di iscriversi automaticamente all’albo dei cassazionisti, senza la frequenza del corso e l’obbligo dell’esame. In altre parole, questa norma ha di fatto consentito a tutti gli iscritti all’albo degli avvocati, prima dell’entrata in vigore della legge del 2012, di iscriversi all’albo dei cassazionisti senza sottostare alle regole imposte dalla riforma, ovvero corso ed esami obbligatori. La seconda norma invece riguarda l’esame di abilitazione forense ordinario (non l’orale rafforzato introdotto come misura emergenziale) che la L 247/2012 ha riformato, prevedendo lo svolgimento delle prove scritte senza codici commentati. Proprio per l’inattuabilità della cosa, questa norma è sempre stata derogata attraverso il Milleproroghe.