Messaggi violenti a due studenti del liceo Cannizzaro. Messaggi di morte che sono stati spediti non su Facebook, ma sui pizzini di carta che sono arrivati in presidenza e hanno scatenato la dura condanna della preside Anna Maria Catalano.

“Negli ultimi giorni – scrive la preside Anna Maria Catalano come riporta il Giornale di Sicilia – sono stati rinvenuti due biglietti anonimi contenenti minacce gravissime a due studenti della scuola e in un caso vi è stato anche il taglio delle ruote della bicicletta.

La scrivente, anche a nome della comunità scolastica, condanna con fermezza tali atti vigliacchi e vergognosi. Si tratta del gesto irresponsabile di pochi che avvelena il buon clima della nostra scuola e mette a repentaglio la serenità dei due studenti colpiti a cui va la nostra vicinanza: un atto così grave non può passare inosservato e va condannato senza esitazione. Si precisa infine che minacciare qualcuno è un reato penale la cui responsabilità ricade anche sui genitori degli attori se minorenni».

Una condanna senza se e senza ma, seguita a queste gravi offese contenute nei biglietti recapitati, durante le elezioni dei rappresentanti in consiglio d’istituto, a due candidati alla competizione. In un caso pare che l’alunno abbia presentato denuncia alla polizia.

Ma nella stessa comunicazione, la preside ricorda a tutti che «è già stata emanata una circolare che invita studenti e studentesse a riflettere e a denunciare (con questionario anonimo) l’uso di parole razziste, omofobe o di odio sui social, con l’intento di programmare altre iniziative per un uso corretto del linguaggio negli ambienti reali e virtuali frequentati – scrive – La questione è importante perché è proprio dal linguaggio ostile che si generano conflitti e scontri che possono sfociare in vera e propria violenza. Al primo posto del nostro agire dobbiamo mettere il rispetto verso l’altro come base della democrazia e della convivenza civile. Tutti siamo chiamati a contribuire e non solo a non agire con parole offensive ma anche a non restare indifferenti davanti a qualunque forma di violenza verso chiunque».