Due minorenni di 15 e 16 anni ieri sera sono stati fermati allo Zen in via Costante Girardengo, a pochi passi da dove abita Gaetano Maranzano, il giovane di 28 anni che ha confessato di avere sparato a Paolo Taormina.
I due in sella di uno scooter elettrico avevano due pistole giocattolo con il tappo rosso. Scorrazzavano per strada. I carabinieri li hanno fermati e identificati. Le pistole, simili a quelle vere, avevano il tappo rosso e i due giovani sono stati riconsegnati ai genitori.
Tensioni e arresti allo Zen
Proseguono i controlli allo Zen di Palermo dopo l’omicidio di Paolo Taormina, il giovane ucciso la notte tra sabato e domenica davanti al pub. I carabinieri della stazione San Filippo Neri, con il nucleo cinofili di Palermo Villagrazia, hanno arrestato cinque persone.
Sono finiti in manette una coppia di coniugi, 69 anni lui, 67 lei, accusati di detenzione ai fini di spaccio di droga e detenzione illegale di arma da fuoco. Nel corso della perquisizione domiciliare, con i cani antidroga e anti esplosivo Ron e Vera, i militari hanno trovato in una borsa nascosta nella camera da letto quasi 80 grammi di cocaina, già pronta per la suddivisione e la vendita al dettaglio. Inoltre, è stata sequestrata una pistola a tamburo con matricola abrasa, completa di sei cartucce, rinvenuta all’interno di un mobile della cucina, insieme a quasi 1.000 euro in banconote.
Nel corso delle perquisizioni oltre un centinaio di residenti si è riversata nei cortili del padiglione per ostacolare l’intervento dei militari, con minacce, insulti e aggressioni fisiche. Tre palermitani, di 45, 34 e 33 anni, sono stati arrestati per resistenza, violenza, minaccia, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale, dopo essersi scagliati contro i carabinieri impegnati nel servizio, provocando il ferimento di alcuni di loro. Il gip di Palermo ha convalidato tutti arresti e disposto per tre palermitani accusati di resistenza, violenza, minaccia, lesioni personali e oltraggio a pubblico ufficiale gli arresti domiciliari, mentre per la coppia di coniugi è stato disposto, per la donna gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico e la libertà senza misura per il marito.






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