• Luciana Savagnone è morta  nella sua abitazione questa notte
  • Le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime settimane
  • Aveva rilevato Maurizio Graffeo alla guida della Corte dei Conti siciliana

Magistratura contabile a lutto. Si è spenta nella sua abitazione, questa notte, a causa di una malattia che non le ha dato scampo Luciana Savagnone, presidente della Sezione di Controllo della Corte dei Conti per la Regione Siciliana. Da qualche mese combatteva con coraggio, le sue condizioni si erano aggravate nelle ultime settimane.

Molto nota in magistratura la Savagnone si era insediata negli uffici di via Notarbartolo nel 2018. Proveniente dalla magistratura ordinaria presso cui, dal 30 giugno 1979, ha svolto funzioni giudicanti , ha vinto il concorso per titoli ed esami nella magistratura contabile ed è stata immessa nei ruoli nell’ottobre del 1984 prestando servizio contemporaneamente presso la sezione giurisdizionale e presso quella di Controllo. Dal 15 aprile 1989 è stata assegnata in via esclusiva presso la sezione giurisdizionale e dal primo aprile 2000 presso la sezione giurisdizionale d’appello.

Nominata Presidente di Sezione il 27 agosto 2013, la dott.ssa Savagnone è stata la prima donna ad essere stata assegnata quale Presidente della Sezione Giurisdizionale della Corte dei conti siciliana.

Dopo aver rilevato Maurizio Graffeo alla guida della Corte deiConti siciliana la Savagnone si è trovata ad affrontare momenti delicati in Sicilia come la polemica con il Presidente della Regione per la scelta di un magistrato nominato alla corte nonostante ex assessore della giunta Orlando a Palermo. Una polemica risolta con decisione ma grande attenzione ai ruoli istituzionali. In quella occasione, da presidente, la Savagnone dimostrò la sua pasta “Tengo, anzitutto, a precisare che le illazioni e le infamanti affermazioni, se pur dirette al collega, sono di fatto rivolte all’intera Sezione di controllo che mi onoro di presiedere – scrisse con determinazione la Presidente – visto che il contenuto di ogni deliberazione viene discusso ed approvato in Camera di consiglio ed il successivo elaborato scritto porta la firma di ciascun magistrato relatore/istruttore e, naturalmente, la mia, quale Presidente della Sezione”.

Fu un equivoco che si risolse subito ma in occasione del quale la Presidente seppe usare il giusto equilibrio fra determinazione e rispetto.

Alla famiglia e all’intera magistratura contabile le condoglianze di BlogSicilia

 

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