E’ stata fissata per il 29 gennaio prossimo l’udienza della Corte dei conti per la parifica del rendiconto della Regione siciliana.

Un mese prima il 29 dicembre sarà elaborato, da parte dei magistrati relatori un atto nel quale saranno esposte tutte le problematiche che i magistrati istruttori hanno dichiarato irrisolte.

Il 18 gennaio si svolgerà l’udienza di preparifica, per instaurare il contraddittorio con la Regione siciliana ed il procuratore generale sulle questioni controverse. Sarà concesso all’amministrazione regionale ed al pm un termine per presentare memorie e controdeduzioni, che potranno essere discusse in pubblica udienza.

Infine il giorno 29 i relatori svolgeranno la relazione definitiva, a seguito della quale il Procuratore generale esporrà le proprie conclusioni, depositando la requisitoria tre giorni prima dell’udienza. Potrà, infine, intervenire il rappresentante dell’amministrazione regionale.

Intanto si sta già lavorando alle variazioni di bilancio per portarle in aula il prima possibile, poi si procederà con l’esame del Defr e quindi sarà necessario approvare entro la fine dell’anno almeno il bilancio per consentire con l’esercizio provvisorio, a questo punto inevitabile, la gestione in dodicesimi in attesa dell’approvazione della legge di stabilità.
Tra governo e commissione Bilancio dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona, sono in corso verifiche sulle risorse comunitarie non ancora impegnate e da riprogrammare per finanziare misure a sostegno di famiglie, lavoro e imprese.
La scorsa settimana proprio il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) e la relativa Nota di aggiornamento (NaDEFR), relativi al periodo 2021-23, hanno ottenuto, con larga maggioranza, l’approvazione da parte della medesima Commissione Bilancio. I documenti, adesso, passano all’esame dell’Assemblea Regionale.
I documenti economico-finanziari regionali, si collocano quest’anno in un contesto privo di precedenti a causa delle pesanti conseguenze della crisi economica post-pandemica, i cui effetti si stanno manifestando ed ancor più si dispiegheranno nel breve periodo, tenuto anche conto delle nuove restrizioni imposte alla Sicilia.
Nel documento approvato si rappresenta che in Sicilia il valore del PIL programmatico regionale nel 2020 è del – 8%, registrando una caduta lievemente inferiore al PIL nazionale che, secondo diversi Istituti, si attesterebbe al – 9%.

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