“Ho espresso al figlio Pablo e ai familiari tutti la partecipazione al dolore per la scomparsa del Maestro Giusto Sucato – ha detto il sindaco di Palermo, ricordando l’artista scomparso ieri, a 65 anni – una grande perdita per il mondo culturale e, in particolare, per quell’arte siciliana che, attenta alle nostre radici, è al tempo stesso capace di collegarsi alla migliore arte internazionale”.
Ispiratosi da giovane a Pablo Picasso, il maestro di Misilmeri intraprese dagli anni ’50 un personalissimo percorso artistico di ricerca sulla materia e sull’analisi degli oggetti della civiltà contadina in Sicilia. Artista “povero, poeta delle cose” era la definizione a lui più gradita.
Negli anni ’80, insieme al critico d’arte Francesco Carbone, realizzò il museo etno-antropologico ‘Godranopoli’, oggi chiuso, che comprendeva una pinacoteca d’arte contemporanea ed una biblioteca di storia e di cultura siciliana.
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