Morire a 22 anni durante un partita di calcetto con gli amici. Un destino atroce, beffardo, quello di Ruben Ciarlanti, figlio dell’ex sindaco e attuale vicesindaco di Blera, in provincia di Viterbo, si è accasciato a terra mentre stava giocando al campo comunale del paese, accusando un malore.
Chi era con lui ha subito chiesto aiuto. I sanitari del 118 si sono precipitati sul posto, hanno tentato lunghe manovre di rianimazione ma per il 22enne non c’è stato nulla da fare.
La tragedia
Una tragedia, che ha scioccato Blera e tutta la provincia. Il paese è in lutto e in queste ore si sta stringendo al dolore della famiglia con messaggi di cordoglio e attestati di stima nei confronti di Ruben, ragazzo conosciuto e ben voluto da tutti. Era il terzogenito di Francesco Ciarlanti, già sindaco e oggi vicesindaco di Blera. Messaggi di dolore e vicinanza, sia istituzionale che privata, stanno arrivando da tutta la Tuscia.
Il precedente di Palermo
Tragedia dopo una partita di calcetto. Per Damiano Lamarca, appena 34 anni, non c’è stato nulla da fare: è morto poco dopo mezzanotte nella sua casa di via Pietro Tondù, a due passi da piazza Noce.
Lavorava nell’autosalone del padre in via degli Emiri: “Lamarca Auto”. Era un habituè del calcetto, ci giocava spesso con gli amici. Un amico ha raccontato che già quando è uscito dal campo non stava tanto bene. Poi a casa la situazione è precipitata. Damiano era sposato ed era padre di una bambina.
“Un ragazzo solare e allegro”, così lo ricordano le persone che lo hanno conosciuto. E che sui social hanno voluto lasciare un pensiero sulla sua bacheca, dove come copertina campeggia una foto con sua moglie e sua figlia. “Tristezza infinità – scrive Giuseppe – ma io ti voglio ricordare sempre sorridente, sempre presente per gli amici, ogni tua parola finiva con il ridere, mi mancherà il modo come mi chiamavi “Pino”, mi mancherà il giocare insieme al calcio”
“Amico mio – ricorda invece Felice – l’unica cosa che mi viene da fare è piangere. Ho tanta rabbia perchè fino ha ieri ho avuto il piacere di vederti e di averti dentro il negozio. Il ricordo di te sempre con il sorriso e la battuta sempre pronta non andrà mia via. Sei stato una splendida persona che si è sempre fatto in quattro per la propria famiglia”.
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