Si è ufficialmente aperta a Palermo la mostraTra Dante Caravaggio e la Sicilia“. L’esposizione, fortemente voluta dalla Fondazione Sicilia e dall’associazione “Amici dei Musei Sicilia“, in collaborazione con l’Archivio Emilio Isgrò, con la “Fondazione per l’Arte” e con la “Cultura Lauro Chiazzese“, sarà visitabile presso la sede istituzionale di Villa Zito, in via Libertà, dall’11 dicembre fino al 14 marzo 2022.

La mostra, curata da Marco Bazzini e Bruno Corà, presenta una ventina di opere a tema dantesco provenienti da collezioni pubbliche e private. Un escursus culturale che, dal 1966 ai lavori più recenti, racconta sinteticamente il multiforme e profondo rapporto che Emilio Isgrò ha avuto con la cancellatura. Arte che, in questa occasione, si è concentrata sul “De vulgari eloquentia” di Dante.

La mostra “Tra Dante, Caravaggio e la Sicilia”

Negli oltre cinquant’anni della sua attività artistica, Isgrò ha sempre avuto un corpo a corpo con l’opera dantesca. Per chi nasce poeta non poteva essere altrimenti. Fin da quando ha iniziato a cancellare parole e figure su materiali a stampa, la figura e i testi del sommo poeta sono stati oggetto di una sua riflessione nonché di una salvifica copertura attraverso la cancellatura, ormai riconosciuta a tutti gli effetti come l’originale linguaggio artistico a cui ha dato vita e che lo ha reso famoso uno degli artisti più importanti a livello internazionale. Quasi Isgrò volesse dar prova reale, per parodiare le stesse parole di Dante scritte nel XIII canto del Paradiso, “che sol per cancellare” si scrive o si disegna.

Una mostra che il presidente della Fondazione Sicilia Raffaele Bonsignore ha presentato così.”Abbiamo voluto festeggiare i nostri trent’anni con Emilio Isgrò. Un artista siciliano di fama nazionale, ma anche poeta e romanziere. Rappresenta esattamente tutte le iniziative che la Fondazione ha posto in essere. Questa mostra non si esaurisce con l’evento a Villa Zito. Ma, oltre a Dante, c’è Caravaggio. In collaborazione con gli “Amici dei Musei, verrà esposta l’opera con la cancellatura del maestro Isgrò il 24 dicembre. E poi avremo a Palazzo Branciforte, a marzo 2022, un’opera regalata dal maestro alla nostra Fondazione, intitolata “Il Seme”.

Una mostra che segna un momento storico importante per la Fondazione Sicilia. “Abbiamo raggiunto un traguardo importante, quello dei trent’anni dalla sua nascita – sottolinea Bonsignore -. Credo che in questi anni abbiamo lavorato per la crescita della nostra città. Non solo aprendo Villa Zito e Palazzo Branciforte, ma facendoli diventare punti di riferimento dal punto di vista culturale. Luoghi in cui poter organizzare mostre, si presentano libri e si fanno eventi.

Prossimo appuntamento all’Oratorio di San Lorenzo

Sarà l’Oratorio di San Lorenzo, nel cuore del centro storico di Palermo, a ospitare la seconda tappa dal prossimo 24 dicembre. Nell’ambito di Next XI edizione, sarà presentata l’opera inedita di Emilio Isgrò appositamente realizzata, progetto ideato e organizzato dall’Associazione Amici dei Musei Siciliani. Dopo la presentazione virtuale del 24 dicembre 2020 in cui è stato trasmesso il video della cancellazione della tela, il Maestro offre al pubblico in presenza la sua personale riflessione sul tema, misurandosi con l’iconografia della Natività, integrando e compenetrando all’interno della composizione dettagli grafici estratti dal proprio caratteristico corredo d’artista.

I magnifici stucchi di Giacomo Serpotta diventano la quinta di uno scenario incantevolmente fiabesco, un eden primigenio in grado di evocare il miracolo della creazione e della rinascita. L’opera rimarrà in esposizione fino al 17 ottobre 2022, cinquantatreesimo anniversario del trafugamento della Natività di Caravaggio dall’Oratorio di San Lorenzo, imperdonabile furto unanimemente considerato un crimine contro l’umanità e di cui ancora oggi, forse non invano, si tenta il recupero. La Natività di Caravaggio è inserita dall’FBI al secondo posto della sua “Top Ten Art Crimes”.

 

Articoli correlati