Si chiude la vicenda di “Casa Sicilia” a Cannes e della mostra milionaria bloccata con provvedimento in auto tutela voluto dal Presidente della Regione Renato Schifani che aveva avviato una inchiesta interna su quanto accaduto nel percorso di assegnazione, senza gara, dell’incarico.

Sentenza del tar diventa definitiva

La sentenza del 9 marzo emessa dal Tar Sicilia è, adesso, passata in giudicato e diventa pertanto definitiva. Come comunicato alla Regione dall’Avvocatura dello Stato, la Absolute Blue SA non ha impugnato la decisione dei giudici amministrativi.

Il Tar Sicilia aveva respinto il ricorso della società contro il provvedimento adottato dall’amministrazione regionale, a seguito dell’accertamento disposto dal presidente della Regione, con il quale era stato annullato l’affidamento diretto delle iniziative di “Casa Sicilia” e aveva trasmesso gli atti alle procure della Corte dei conti e di Palermo. Con quella pronuncia era stata dichiarata la legittimità del provvedimento di autotutela, adottato su richiesta della presidenza della Regione, perché l’aggiudicazione era avvenuta senza gara, in violazione del Codice degli appalti.

3,7 milioni di euro per l’evento a Cannes

Da questa vicenda sono partite due diverse inchieste. La prima inchiesta riguarda la spesa di 3,7 milioni di euro fatta dall’assessorato al Turismo per l’iniziativa “Sicily, Woman and Cinema” a Cannes. I finanzieri del nucleo di polizia economico finanziaria di Palermo si sono presentati il giorno 11 gennaio scorso all’assessorato al Turismo per prendere i documenti sull’affidamento diretto per l’evento di Cannes della Regione Siciliana.

Nei giorni precedenti, e questa è la seconda inchiesta, la procura della Corte dei conti della Regione Siciliana, guidata da Pino Zingale, aveva aperto un fascicolo sulla vicenda dell’ evento “Sicily, Women and Cinema” che doveva pubblicizzare la Sicilia, anche con una mostra fotografica, al festival cinematografico di Cannes. All’Ars vennero giudicate “spropositate” alcune cifre assegnate alla società lussemburghese Absolute Blue. Erano previsti oltre “311 mila euro per lo shooting fotografico da realizzare in Sicilia, 2 milioni e 700 mila per l’affitto di ‘Casa Sicilia’ e lo svolgimento di ‘vari eventi a Cannes’, 227 mila euro per ‘spese d’agenzia’. Ed ancora 920 mila euro per ‘affitto salone e decorazione’, 306 mila per i pannelli pubblicitari, 511 mila per ‘animazioni e conferenza stampa’, 790 mila per la manodopera, ed infine 30 mila per le spese relative agli ospiti della Regione che andranno a Cannes”.

Indagini di due procure

L’assessorato regionale siciliano al Turismo aveva revocato il finanziamento dopo che Schifani aveva firmato una lettera con la quale intimava proprio la revoca in autotutela del finanziamento a seguito del parere dell’avvocatura generale. Intanto la magistratura si è mossa avviando una doppia inchiesta che ipotizza non solo Cannes ma un vero e proprio ‘sistema Turismo’. Su questo indagano Corte dei Conti e Procura Europea. Sulle presunte spese folli della Regione si sono aperti, dunque, diversi fronti d’indagine, partendo proprio dal caso della mostra milionaria a Cannes.

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