“Questa vicenda al di là di tutto temo stia arrecando un forte danno d’immagine alla nostra terra. Io vengo dall’avvocatura e da una lunga esperienza politica, non amo i colpi di testa e da avvocato voglio guardare le carte e valutare gli effetti politici di alcune scelte. Voglio avere un quadro completo a breve, i cui sviluppi quotidianamente si appesantiscono”. Questo ha aggiunto Schifani, rispondendo ai cronisti, in conferenza stampa a Palazzo d’Orleans, sull’inchiesta dalla Corte dei Conti su Cannes.

Danno innegabile alla Sicilia

L’inchiesta riguarda la spesa di 3,7 milioni di euro fatta dall’assessorato al Turismo per l’iniziativa “Sicily, Woman and Cinema” a Cannes. “Non ne abbiamo parlato ieri in giunta perché ho ritenuto che in quella riunione si doveva parlare dei documenti portati dagli assessori, doveroso far prevalere il rispetto istituzionale – ha aggiunto Schifani -. Domani c’è giunta. Non intendo affrontare il caso in questa sede. Sicuramente un danno all’immagine della Sicilia è innegabile, è sotto gli occhi di tutti. Per qualche giorno sto a osservare, comunque sono sul pezzo”.

Cosa ha chiesto Schifani

Intanto Schifani ieri ha nuovamente sollecitato al dipartimento del Turismo l’invio di una relazione e di tutta la documentazione relativa alla partecipazione della Regione Siciliana alla prossima edizione del Festival internazionale del cinema di Cannes, in quanto nulla, ad oggi, nonostante l’urgenza, è ancora pervenuto alla Presidenza.  Nel dettaglio il presidente ha specificato che gli approfondimenti richiesti dovranno essere circostanziati e riguardare anche tutta l’attività istruttoria e, in particolare, l’attività di affidamento secondo l’art. 63 del Codice degli appalti (procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara).

Si valutano anche azioni in autotutela

Con il documento inviato Schifani ha chiesto inoltre chiarimenti anche sui motivi della mancanza della fidejussione e in merito alla procedura in materia di certificazione antimafia, “non apparendo, allo stato, convincenti quelli dedotti in decreto”. La relazione e gli atti richiesti, inoltre, dovranno essere corredati da documentazione audiovisiva relativa alla edizione 2022 della manifestazione.  Offrendo l’ausilio della segreteria generale, del dipartimento regionale del Bilancio e Tesoro e dell’ufficio legislativo e legale, il presidente Schifani ha precisato che, “in esito agli approfondimenti”, l’amministrazione regionale dovrà necessariamente valutare, tra le azioni da intraprendere, anche quelli in autotutela, totale o parziale, compresi gli atti cautelari, anche di sospensione, nell’ipotesi in cui si riscontrino responsabilità di qualsiasi tipo che possano causare danno, anche solo potenzialmente e anche solo d’immagine, alla Regione Siciliana.

Sicilia:Schifani, Cts bloccava tutto ora lavoriamo a riforma

Schifani ha anche affrontato il noto della commissione tecnico-scientifica che si occupa di produrre pareri in materia di autorizzazioni ambientali. “Stiamo lavorando alla riforma della Commissione tecnica specialistica (Cts). Abbiamo ascoltato le parti e accolto il grido di dolore unanime di associazioni di categoria e di alcuni fondi d’investimento, perché questo organismo bloccava tutto, come se non ci fosse la volontà della Regione di attrarre investimenti”. Così il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, in conferenza stampa con l’assessore alle Attività produttive Edy Tamajo.

La polemica dei giorni scorsi

Nei giorni scorsi era scoppiata un’altra polemica attorno alla commissione. Il presidente della Regione Renato Schifani ha avviato l’iter per il cambio della guardia all’interno della commissione che era stata nominata dal suo predecessore, Nello Musumeci. Era stato Aurelio Angelini, al vertice attualmente nella commissione, a rispondere ad alcune critiche mosse da Confindustria e da Schifani.

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