La polizia municipale venerdì sera a Palermo ha svolto una serie di controlli nei locali della movida del centro città, dediti alla somministrazione di alimenti e bevande.
Le violazioni più frequenti riscontrate dagli agenti del nucleo di controllo delle attività produttive presso pub e ristoranti, hanno riguardato la mancata autorizzazione prevista dal regolamento comunale dei dehors e l’ occupazione abusiva di 110 metri quadrati di suolo pubblico con tre titolari di esercizio denunciati all’autorità
giudiziaria, mentre è stata chiusa l’attività abusiva di somministrazione di alimenti e bevande all’interno di una associazione culturale.
In particolare, ad un pub è stata contestata l’occupazione di suolo pubblico con pedane, tavoli e sedie in una fascia oraria non autorizzata dalla concessione comunale; il titolare è stato denunciato all’autorità giudiziaria per occupazione abusiva di suolo pubblico e sanzionato per la mancata autorizzazione del regolamento dei dehors.
Stesse irregolarità riscontrate al titolare di una attività di ristorazione in piazza Marina, sanzionato per occupazione abusiva di 50 metri quadrati di suolo pubblico con tavoli, sedie e ombrelloni e contestuale denuncia all’autorità giudiziaria.
Ancora in piazza Marina, sono stati riscontrati 40 metri quadrati di occupazione di suolo pubblico ad un locale di somministrazione di alimenti e bevande ed il dehors è risultato non autorizato; anche in questo caso è scattata per il titolare la denuncia all’autorità giudiziaria.
Venti metri quadrati occupati abusivamente ed il dehors non autorizzato hanno imposto gli stessi provvedimenti nei confronti del titolare di una attività di ristorazione in via Principe Villafranca.
Infine, in Largo Siviglia, all’interno di una associazione culturale gli agenti hanno disposto la chiusura di una attività di somministrazione di alimenti e bevande perché sprovvista di autorizzazione comunale, in particolare sono state comminate sanzioni per un importo totale di 8.000 euro per la mancanza di autorizzazioni
sanitarie e la mancata segnalazione allo sportello unico attività produttive dell’inizio attività.
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