Scoppia la bufera intorno alla vicenda Muos, il sistema di comunicazione satellitare della Marina militare americana, realizzato presso la base di contrada Ulmo, a Niscemi, in provincia di Caltanissetta, dopo che ieri il Cga di Palermo ha ribaltato la sentenza del Tar e ha accolto la richiesta del ministero della Difesa, dichiarando inammissibile l’appello di Legambiente.

Sulla vicenda il M5S Sicilia esprime grande amarezza per bocca del deputato Giampiero Trizzino, ex presidente della commissione Ambiente a Palazzo dei Normanni: “È una sentenza che lascia l’amaro in bocca, se da un lato abbiamo un collegio giudicante che afferma che il Muos non è pericoloso, dall’altro abbiamo una realtà ben diversa. I rilevamenti fatti, a mio parere, non hanno escluso, oltre ogni ragionevole dubbio, la pericolosità delle emissioni elettromagnetiche dell’impianto. Ad oggi, nessuno è stato in grado di dire quali possano essere gli effetti delle stesse sul lungo termine nei confronti della popolazione di Niscemi e sull’ambiente circostante”.

Questa triste vicenda – conclude Trizzino – avrebbe avuto un esito diverso se il presidente della Regione Crocetta avesse mantenuto gli impegni presi in campagna elettorale. Sappiamo però quello che è accaduto dopo. Per noi la battaglia non finisce qui, andremo avanti con azioni  politiche, perché non possiamo permettere che la popolazione siciliana diventi cavia degli esperimenti americani”.

Ma per Legambiente la battaglia non è chiusa e Gianfranco Zanna attacca frontalmente il CGA “Ci opponiamo a questa abominevole sentenza del CGA e soprattutto alle sue strumentalizzazioni”.

“Abbiamo da subito denunciato – dice il presidente regionale di Legambiente Sicilia – che questa sarebbe stata una bufala di verifica, ma il CGA ha fatto perfino di più, accettando per buoni i dati sui monitoraggi presentati dalla Marina americana”.

“I verificatori non hanno fatto alcun controllo diretto sulle enormi antenne del Muos, tanto meno hanno preso in considerazione la presenza di tutte le altre antenne presenti nell’area. Quali sono i valori d’inquinamento elettromagnetico con tutte le antenne accese e al loro massimo funzionamento? Ancora oggi nessuno lo sa!”

“Inoltre, un’altra bufala: non è vero che il CGA ha dichiarato che le opere non sono abusive. Non si è pronunciato e ha rinviato la questione, anche perché il 20 maggio a Caltagirone inizierà il processo sulle responsabilità penali di chi ha autorizzato queste opere abusive. Quindi, nessun ritorno al passato. La battaglia continua e restiamo fermamente convinti che il Muos non mai entrerà in funzione”.

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