Gianfranco Miccichè si arrende al Musumeci bis. Può sembrare che sia così dalle parole che ha pronunciato oggi il coordinatore regionale azzurro durante la presentazione del candidato sindaco Francesco Cascio

Le parole di Miccichè “se deve essere Musumeci, sia”

“Se il candidato del centrodestra deve essere Musumeci che sia Musumeci. Però deve essere il candidato di tutta la coalizione, che valuterà più in là. Ricordo che la candidatura di Musumeci, cinque anni fa, fu comunicata a settembre, e perché oggi dobbiamo decidere il candidato per la Regione? E’ un problema successivo e non possiamo legare le elezioni a Palermo alle regionali, con la città stracolma di problemi” ha detto il coordinatore regionale di Forza Italia Gianfranco Miccichè, presidente dell’Ars, in occasione della presentazione di Francesco Cascio, candidato sindaco di Palermo di Forza Italia e Lega-Prima l’Italia, Noi con l’Italia e Coraggio Italia.

Intanto pensiamo alle amministrative

“Dobbiamo mantenere il concetto di centrodestra, tra sei mesi ci saranno le regionali e tra meno di un anno le politiche – ha aggiunto Micciché – Palermo è uno snodo fondamentale, per il centrodestra vincere a Palermo e dimostrare di saperla governare è fondamentale”.

“La Russa vuole unità? Facciamolo”

Anche il candidato sindaco di Palermo spinge per l’unità. Cascio passa in rassegna le parole di Ignazio La Russa, in merito allo stato di isolamento di Fratelli d’Italia. “Noi non lanciamo ultimatum. La nostra impronta è la sobrietà, la serenità, l’unità. La Russa è una persona equilibrata e trasparente. Probabilmente ultimatum è la parola meno adatta. Ha giustamente sottolineato di trovare una sintesi per le prossime amministrative. Sono d’accordo, facciamolo”.

Cascio risponde a Cuffaro

Proprio dal centrodestra sono arrivati diversi moniti sul lancio della candidatura. Fra questi quello dell’ex presidente della Regione Totò Cuffaro, che ha dichiarato che sarebbe stato meglio attendere ancora qualche giorno. Parere che Cascio non condivide, rappresentando però la sua stima verso l’esponente della Nuova DC.  “E’ un opinione di Cuffaro e la rispetto. E’ un amico, sono stato vicepresidente durante la sua presidenza alla Regione. Non condivido però la sua opinione. Se non ci fosse stata questa attesa per la sentenza, la avrei già annunciato qualche settimana fa. Ho aspettato per rispetto verso la magistratura”.

Ma in fondo il tema è sempre e solo la ricerca dell’unità senza la quale i rischio di non vincere cresce