Finale di stagione per la XVII edizione di Casa Minutella, finale di stagione per la XVII legislatura siciliana. Come da tradizione, l’ospite finale del talk show condotto da Massimo Minutella è il presidente della Regione siciliana. A Nello Musumeci è stato chiesto quale sia il suo obiettivo prioritario di questo scorcio finale di legislatura.

Musumeci, “due termoutilizzatori per liberare la Sicilia dalle discariche”

Ecco la risposta del presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci: ” Vorrei poter completare la procedura per i due termoutilizzatori e liberare la mia terra dalla schiavitù delle discariche, che qualche volta diventa anche contiguità con certi poteri. E una scelta che ho fatto con grande coraggio, assieme al mio governo. Realizzare due termovalorizzatori in Sicilia significa liberare l’isola dalle 511 discariche che ho trovato quando mi sono insediato”.

Differenziata in crescita ma ancora non basta

Per il governatore, ovviamente, i due impianti sono necessari ma non sufficienti. Bisogna rafforzare anche la raccolta differenziata. “Deve arrivare al 70% almeno. E già passata dal 19 al 47 per cento, in questi ultimi anni, grazie anche alla collaborazione dei sindaci, però, non basta. C’è una quota di spazzatura indifferenziabile che è destinata ad andare nelle discariche”.

Quella quota residua, per il presidente, rappresenta il “bersaglio” per portare a regime gli impianti di termovalorizzazione: “la quei rifiuti diventano cenere, peraltro producendo anche quel calore che in molte altre parti del mondo significa risorse, significa ricchezza. Questo è il mio obiettivo”.

Termoutilizzatori, procedura già avviata

Allora, a che punto siamo con i termovalorizzatori? “La procedura è partita lo scorso anno – racconta il presidente – e speriamo di poter mandare a buon punto alla scadenza del mio mandato, che arriverà fra quattro mesi, al di là di quello che poi succederà dopo. Questo è il primo obiettivo al quale guardo perché la politica dei rifiuti significa anche politica igienica, significa anche politica sanitaria, significa anche politica di decoro e quindi un volano per il turismo e l’accoglienza”.

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