Serata straordinaria e piena di emozioni per le prove generali del Nabucco che adesso potrà esordire nella stagione del teatro Massimo di Palermo. Le prove generali della grande opera verdiana messa in scena nel teatro lirico più importante d’Europa si sono tenute sabato alle ore 18, nell’ambito di un evento promosso dalla federazione palermitana dell’Associazione per la Ricerca sul Cancro (airc) su indirizzo del comitato di direzione nazionale.

A cosa sono state dedicate le prove generali del Nabucco con AIRC?

Si è trattato di un’importante serata di richiamo regionale e occasione di incontro con volontari e sostenitori provenienti da tutta la Sicilia che hanno mostrato con la partecipazione e le donazioni quanto rilevante sia l’azione della fondazione anche sui territori per sensibilizzare alla ricerca sul cancro e all’apporto di fondi per sostenerla.
La prova generale del “Nabucco” di Giuseppe Verdi è stata quindi dedicata alla ricerca sul tumore al seno. È stato uno degli appuntamenti più attesi del calendario di iniziative promosse dal Comitato Sicilia di Fondazione Airc in occasione della campagna “Nastro rosa” che, per tutto il mese di ottobre, accende i riflettori sul tumore al seno sensibilizzando l’opinione pubblica sull’importanza della prevenzione e della ricerca.
Il ricavato dalla vendita dei biglietti sarà destinato al lavoro dei ricercatori impegnati a rendere il tumore al seno sempre più curabile – ha dichiarato Riccardo Vigneri, Presidente del Comitato Sicilia di Fondazione Airc per la ricerca sul cancro: “Desidero ringraziare tutti i sostenitori e i volontari, la Fondazione Teatro Massimo, che ha dato voce all’importanza di sostenere la ricerca per la cura contro il cancro, e infine un ringraziamento a Banco BPM, Partner Istituzionale di Fondazione AIRC, per il suo continuo sostegno”.

 

Quale storia racconta il Nabucco di Giuseppe Verdi?

Il Nabucco è la terza opera lirica di Giuseppe Verdi. Il titolo dell’opera originario è Nabucodonosor, ribattezzato Nabucco solo dopo il debutto al Teatro alla Scala nel marzo 1842, fu il primo grandissimo successo del compositore. L’opera famosa per il coro “va pensiero” che cade al terzo atto, si apre con la scena degli ebrei asserragliati nel Tempio di Gerusalemme per resistere all’invasione dei babilonesi, guidati dal Re Nabucodonosor. Alla vicenda politica si unisce una più tradizionale storia d’amore, con il tenore Ismaele conteso tra due sorelle, Abigaille e Fenena. La gelosia di Abigaille contro la più fortunata Fenena però è doppia, perché Nabucco indica come reggente, durante la sua assenza la figlia più piccola e non Abigaille, che scopre da un documento segreto di non essere veramente figlia di Nabucco. Delusa dal padre e dall’uomo amato, Abigaille rivolge ogni suo sforzo alla vendetta e alla conquista del potere. L’opera si avvale di un grandioso e solenne impianto drammaturgico che conta su una importante presenza scenica del Coro, sempre presente dalla scena iniziale fino al finale rasserenante, e in particolare nella terza parte con il Coro “Va, pensiero”.

Quando vedere il Nabucco al teatro Massimo di Palermo?

ùRepliche fino al 30 ottobre. A interpretare Nabucco si alternano i baritoni Roman Burdenko (23, 26, 28, 30) e Alberto Gazale (25, 27, 29) mentre nel ruolo di Abigaille, la figlia rifiutata da Nabucco, cantano Ewa Plonka (23, 26, 28, 30) e Irina Moreva (25, 27, 29); nel ruolo del profeta Zaccaria si avvicendano Luca Tittoto (23, 26, 28, 30) e Marko Mimica (25, 27, 29) mentre la coppia di innamorati è affidata al mezzosoprano Silvia Beltrami (Fenena) e al tenore Vincenzo Costanzo (Ismaele). A completare il cast, il basso Luciano Roberti è il Gran sacerdote di Belo, Blagoj Nacoski è Abdallo, fedele ufficiale di Nabucco, ed Elisabetta Zizzo interpreta Anna. Le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Tommaso Lagattolla, le luci di Fiammetta Baldisseri, riprese da Gianni Bertoli. Assistente alla regia è Luca Baracchini, alle scene Maddalena Moretti e ai costumi Donato Didonna. I dettagli sugli orari e per l’acquisto dei biglietti sono disponibili sul sito del Teatro Massimo di Palermo.