“Il governo della Regione sta andando bene e non esiste alcun motivo di pensare ad un candidato diverso nel 2027 per la Presidenza della Regione. Il nostro candidato è e sarà Renato Schifani”.

Si affrettano a chiarire la collocazione politica all’interno del perimetro del centrodestra e l’appoggio alla ricandidatura di Renato Schifani i protagonisti della nascita della nuova “Cosa civica”, il movimento politico che ancora partito non è e neanche movimento in realtà visto che non ha un nome ne un simbolo o un atto costitutivo.

 

E’ una alleanza nuova ma fra chi di politica sa perché la frequenta da molti anni. Nuovo il movimento non i promotori che sono Roberto Lagalla, attuale sindaco di Palermo ma già rettore dell’Università e due volte assessore regionale, Raffaele Lombardo fondatore del Movimento per l’Autonomia e basti dire ex Presidente della Regione e Gianfranco Miccichè, ex due volte Presidente dell’Ars ex ormai ex azzurro.

Perchè nasce il nuovo movimento

E dopo aver chiarito che la “cosa civica” non sarà contro nessuno, men che meno contro Schifani o pezzi della coalizione, la seconda spiegazione e sul perché. Il movimento nasce per dare voce alle esperienze civiche, far tornare la politica nei territori e valorizzare il civismo, stringere la rete dei primi cittadini che vengono proprio da una esperienza civica. Il tutto nel solco dell’autonomismo e del recupero delle esperienze.

Il Movimento avrà i suoi candidati

“Il movimento nasce per rafforzarci – dice Raffaele Lombardo – e dar voce ai territori. Sarà nel perimetro del centrodestra e certamente avrà i suoi candidati alle prossime elezioni provinciali, che ci auguriamo si tengano con l’elezione diretta, e certamente alle prossime regionali. Abbiamo il candidato presidente che è Renato Schifani”.

Su nome e simbolo, arriveranno presto “Fra gennaio e febbraio ci saranno nome e simbolo e poi si procederà a strutturare il Movimento.

Candidati forti

“Non solo avremo i candidati – gli fa eco Gianfranco Miccichè – ma saranno candidati forti perché ci sarà la nostra esperienza e ci sarà un movimento che possiamo definire senza tappi. Sono fiducioso”.

Sguardo agli elettori del terzo polo e non soltanto

“Stiamo saldamente nel centrodestra – dice Roberto Lagalla – ma ci rivolgiamo a tutto quell’elettorato di frontiera, terzopolista o addirittura di centrosinistra che già in alcuni casi ci ha dimostrato di poter ampliare il perimetro del centrodestra”.

Ma Lagalla si spinge oltre e parla anche della situazione socio economica dell’isola e della città “In Sicilia la situazione socio economica è in miglioramento come confermano i dati e questo dimostra che la Regione sta lavorando bene. I dati confortano anche noi che ci occupiamo della città di Palermo e li presenteremo il 20 dicembre insieme al bilancio di questi primi due anni e mezzo di attività”.

Insomma tutto va bene ma si può fare di più ed ora è tempo di portare nuovi elettori e nuovi stimoli