Nella Sicilia targata 5 stelle che dibatte sulla scelta, ormai definitiva, di escludere i big dalla candidatura perché hanno già svolto i due mandati previsti, c’è spazio anche per il nuovo partito di Luigi Di Maio. Non sono pochi i siciliani esponenti di Impegno Civico. BlogSicilia ha raggiunto Gianluca Rizzo, Siracusano di nascita e fondatore del primo meetup pentastellato di Caltagirone

Onorevole Rizzo, ma c’è spazio per Impegno civico?

Con Luigi abbiamo iniziato un percorso di stima e d’amicizia oltre dieci anni fa. In questa legislatura abbiamo rappresentato una forza di maggioranza e per noi la cultura di Governo è stata una scelta che aveva come orizzonte il 2050. Quello che è accaduto nel Partito di Conte, causa di questa frattura irrecuperabile, è l’aver abiurato la scelta di governare con cui si stavano migliorando le condizioni di vita degli italiani, preferendo un atteggiamento radicale nell’illusione che questo facesse guadagnare qualche voto.

Cosa vi differenzia dal Movimento 5 stelle, non si rischiano duplicazioni?

Possiamo dire certamente di voler far nostra l’agenda che abbiamo provveduto a mettere a punto e in parte realizzata con il Governo Draghi, quella che ha permesso negli ultimi 18 mesi di far diventare l’Italia la prima economia in Europa per crescita e la seconda nel mondo dopo il Canada.
I punti fondamentali di quest’agenda per noi sono l’innovazione, l’ecologia, la digitalizzazione, l’attenzione ai giovani e mondo del sociale. Diciamo fermamente no invece agli estremismi che vorrebbero l’Italia ai margini della comunità internazionale e meno solida l’economia del Paese e la conseguente stabilità sociale.
Ai giovani è dedicato un ampio capitolo del nostro programma: è la generazione del riscatto ecologico, quella che permetterà di rivoluzionare interi settori dell’economia e che bisogna assistere nel loro percorso di crescita: famiglia, figli, una casa e un lavoro.
Per farlo progettiamo di tagliare l’IVA e le altre tasse dai prodotti per la natalità, sulla farmaceutica, sui mutui prima casa e al contempo riducendo la pressione fiscale per la loro accensione e per l’anticipo.

Ma, di fatto, chi dovrà votarvi? Non gli elettori 5 stelle

Ci rivolgiamo a tutti quegli italiani, professionisti, imprenditori, amministratori locali che sentono forte il richiamo all’impegno civico. D’altronde gli italiani hanno sempre dimostrato che nel momento di maggior emergenza hanno sempre saputo dare il meglio di sé: la solidarietà mostrata durante i mesi più duri della pandemia, i tanti volontari accorsi per spalare il fango dalle alluvioni che colpiscono ciclicamente un territorio sempre più fragile. Sono questi gli esempi da cui ripartire per attivare un percorso condiviso di impegno civico.

Una partenza dal basso quindi?

Per noi gli amministratori locali, i sindaci, i presidenti di regione rappresentato la vera forza trainante e propulsiva dello Stato sui territori. Purtroppo sono oberati da una innumerevole quantità di leggi che ne limitano l’azione e a volte fanno venir meno quel patto di alleanza tra i vari livelli istituzionali. Ora è venuto il momento di mettere a frutto un’esperienza politica che ci ha permesso di avere un bagaglio di consapevolezza maggiore. In questi anni di lavoro, nel complesso mondo della Difesa, ma anche nel territorio ho sempre agito raccogliendo le istanze di chi ha visto nelle istituzioni parlamentari degli interlocutori validi. Le abbiamo studiate con il mio staff e tradotte in provvedimenti che il Governo ha condiviso. Proponendo riforme per il Paese passo dopo passo abbiamo iniziato a cambiarlo! Bisogna continuare su questo solco!

Quindi vi ponete nell’arco ‘riformista’

Cominceremo rivedendo il numero di leggi che imbroglia l’azione degli amministratori locali, riformulando prima fra tutte l’abuso d’ufficio, che rende quanto mai difficile prendere delle decisioni nella firma di atti e documenti per la propria amministrazione. Per fare ciò mi recherò personalmente dai sindaci del territorio, chiedendo il loro supporto nell’individuare quelle norme che necessariamente vanno modificate.