Il quartiere marinaro di Sferracavallo, a Palermo, palcoscenico di rilancio per un’antica tradizione marinara. Sotto questo auspicio, nel giorno di Ferragosto è andata in scena la storica gara delle “Lancitelle”. Per comprendere meglio di cosa si stratta non è altro che una regata di pochi chilometri con i gozzi a remi. La manifestazione ricorda la “presa delle esche migliori”, che si svolgeva dai pescatori proprio all’interno del porticciolo di Sferracavallo e che vede protagonisti le oramai storiche imbarcazioni di legno della borgata marinara.
La gara è stata promossa per una causa nobile. Il ricordo di un pescatore amatoriale, morto prematuramente, che tutto il quartiere ha voluto ricordare attraverso l’iniziativa. Ad organizzare l’evento un’amante del mare è proprio uno dei vogatori da anni delle “lancitelle”, Rosario Spina.
Le “lancitelle” e le loro caratteristiche
Ed è proprio l’organizzatore a descrivere le caratteristiche tecniche delle imbarcazioni. “Le barche non devono superare i 4.50 e devono essere rigorosamente di legno. Ci sono stati anni che abbiamo invitato equipaggi di Aspra e di Mondello. Qualche tempo fa abbiamo fatto una regata ad Isola delle Femmine. Ci siamo attivati anche per censire tutte le barche storiche le quali avranno tutte le targhette con un numero seriale“.
Rosario Spina non si limita però a descrivere l’evento, ma parla dei futuri progetti per rilanciare questa antica tradizione. “Noi vorremo progettare anche una scuola di voga totalmente gratuita per i bambini per spiegare innanzittutto, tutti gli elementi delle vecchie barche di legno. In modo tale da distoglierli dai social e dai video giochi per cercare di poter tramandare un tesoro storico della nostra Sicilia che sarebbe un peccato perdere”.
Da 76 anni, nell’ultima settimana di settembre per la festa religiosa proprio della borgata dei santi Cosma e Damiano tra feste e processioni per le strade del quartiere è celebre la tradizionale regata storica delle barche a remi, dove i vari equipaggi si sfidano tra le urla e le incitazioni del pubblico. Il culto della festa è la vera essenza del quartiere di Sferracavallo. Un legame che viene tramandato di padre in figlio. Dai più anziani ai più giovani: qualcosa di più di una semplice tradizione. Dove il mare si fonda con la religione. Un richiamo morale nei confronti della memoria di tutta la borgata marinara.






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