E ci risiamo. Il famoso cantante neomelodico palermitano, Daniele De Martino, ci ricasca. O forse, più semplicemente, continua imperterrito sulla strada che lo vede artisticamente a difesa di carcerati più o meno noti. L’ultima “scivolata” è quella ad un matrimonio celebrato a Palmi, in Calabria, dove si è esibito niente di meno che per la figlia del noto trafficante Filippo Iannì. Fin qui nulla di malese non fosse che durante la sua esibizione si è lasciato andare ad un discorso in cui ha sostenuto che mandava un messaggio alla sposa da parte del padre, per l’appunto Iannì: “Lui dice che ti ama tanto, ma questo era scontato e lo sapevi già. Ma dice anche che oggi è come se fosse qui con tutti voi festeggiare”.

Una canzone inequivocabile

Lascia spazio davvero a poche interpretazioni la canzone che De Martino ha voluto cantare al matrimonio. “Non devi credere alla gente, tu sei importante, non ti cancello dalla mente, tu sei con me in ogni istante” sono solo alcuni dei passaggi del testo. “Non ha avuto la possibilità di accompagnarti all’altare – ha poi aggiunto il cantante rivolgendosi alla sposa in lacrime – perché purtroppo alle volte bisogna avere forza anche in questo. Chi nasce libero non può morire prigioniero, si deve avere solo tanta pazienza e amore”. Iannì fu arrestato nel 2013 nell’ambito di un’operazione che ha portato a sgominare un traffico di stupefacenti: in primo grado è stato condannato a 18 anni di carcere.

I precedenti

Non è la prima volta che De Martino finisce al centro della bufera proprio per queste sue uscite a favore in generale dei carcerati, non creandosi problemi anche a difendere criminali di un certo spessore. È stato documentato di incontri avuti con boss di un certo calibro tanto che qualche mese fa il questore di Palermo Leopoldo Laricchia ha emanato un avviso orale nei confronti dell’artista palermitano affinchè avesse una condotta di vita “conforme alla legge”.

Molti brani “opachi”

Prima di questa dedica arrivata dal narcotrafficante, De Martino aveva dedicato un’altra canzone (solo per citare l’ultimissimo caso) ad Emanuele Burgio, il figlio del boss ucciso alla Vucciria di Palermo nel giugno scorso. Già qualche anno fa venne investito da una bufera mediatica per avere dedicato un suo videoclip al palermitano Gaetano Castiglione, da tutti conosciuto come “U spara spara” per avere il grilletto della pistola facile. Soggetto condannato a 10 anni e 8 mesi di carcere per una rapina a mano armata e per avere rischiato di uccidere un commissario di polizia in quel conflitto. Un testo molto discutibile in cui De Martino inneggiava a questo personaggio che viene considerato “un omm’ vero” (un uomo vero).

A Partinico concerto saltato

Nell’aprile del 2019 addirittura a Partinico saltò un concerto programmato di De Martino per un diniego dell’autorizzazione da parte della questura di Palermo. Uno stop arrivato non solo al concerto ma anche agli altri spettacoli che erano stati organizzati dal comitato dei festeggiamenti in onore della Madonna del Ponte. Nella sua pagina facebook ufficiale, che conta quasi 600 mila fan, De Martino più volte ha chiarito la sua posizione: “Sono scioccato dal continuo connubio tra musica neomelodica ed ambienti malavitosi. Non discuto sul fatto che possano esserci stati dei precedenti, ma generalizzare nuoce alla musica ed agli addetti ai lavori onesti che nulla hanno a che vedere con la criminalità”.

 

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