Intervento del WWF Sicilia nei confronti del Presidente della Regione on. Rosario Crocetta e dell’Assessore regionale dell’Agricoltura on. Antonello Cracolici. Il riferimento è all’ondata di gelo che in questi giorni sta tenendo nella sua morsa la quasi totalità dell’isola. Per questo, afferma il WWF, bisogna subito sospendere l’attività venatoria.
Una situazione pesante che arriva, peraltro, dopo “quattro mesi di fucilate”. Il gelo, afferma sempre il WWF, rischierebbe di dare il colpo di grazia alla fauna selvatica.
Copiose nevicate anche a quote pianeggianti o a livello del mare; temperature in calo e diffuse gelate; venti forti dai quadranti settentrionali; mareggiate lungo le coste esposte. Questo continua ad apparire nei vari avvisi ed allerte meteo diramati quotidianamente dal Dipartimento Regionale della Protezione Civile. Dunque, perchè non sospendere, almeno in questi giorni, l’esercizio della caccia?
“La fauna selvatica – afferma il WWF – è già molto provata da un inverno con condizioni meteorologiche particolari, da un bracconaggio che non dà tregua e dalla normale scarsità di cibo e riparo dell’inverno, non può riuscire a superare anche questi giorni di freddo così intenso e improvviso. È infatti provato da studi scientifici che, in inverno in genere e ancor più in periodi così particolari, gli animali selvatici sono estremamente deboli e, dovendo spendere le poche energie residue per nutrirsi, difficilmente riescono a trovare anche la forza per fuggire dai cacciatori. Le basse temperature, le notti fredde, le poche ore di luce, i terreni gelati o ricoperti di neve, sono fattori di grande criticità per tutte le specie, che incontrano gravi difficoltà nello spostarsi, reperire cibo e riparo. La prosecuzione della stagione di caccia (iniziata da 4 mesi) non può che rendere ancora più difficile la situazione in cui versa la fauna sottoposta ad un enorme stress fisico”.
Secondo il WWF è doveroso l’intervento di Crocetta e Cracolici per tutelare la fauna selvatica, ai quali ricorda che già in altre Regioni meridionali come Molise e Puglia la caccia è stata sospesa. Ciò consentirebbe alla fauna di godere di un periodo di silenzio venatorio che le consenta di recuperare le forze con indubbi effetti positivi sulla fitness (successo biologico) delle popolazioni selvatiche anche in relazione al successo riproduttivo della prossima stagione primaverile.
Per tali motivi il WWF Sicilia ha chiesto di anticipare la chiusura della stagione venatoria prevista per il 30 gennaio: tale scelta non comporta alcun apprezzabile pregiudizio per i cacciatori che hanno già potuto sparare per oltre 4 mesi, ma sarebbe una misura vitale (nel vero senso!) per migliaia di animali inseriti nell’elenco delle specie cacciabili in Sicilia (Volpe, Cesena, Tordo bottaccio, Alzavola, Beccaccino, Canapiglia, Codone, Fischione, Folaga, Germano reale, Mestolone, Moriglione, Pavoncella, Porciglione, Gallinella d’acqua, Beccaccia, Gazza, Ghiandaia, Cinghiale e Tordo sassello).
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