“Non conosco nessuno di questi signori di Riscossione Sicilia, non ho neanche idea di dove si trovi la sede di riscossione Sicilia a Catania. se il procura il dottor regolo vuole sentirmi andrò immediatamente a chiarire la mia situazione. Quello che sta accadendo è una vergogna di cui qualcuno dovrà rispondere”-.

E’ su tutte le furie l’onorevole Raffaele Nicotra quando viene raggiunto al telefono. Ha letto da poco della chiusura dele indagini per nove dipenenti di Riscossione Sicilia accusati di aver fatto favori a tre deputati, uno dei quali sarebbe proprio lui. I deputati non sono indagati ma Nicotra non ci sta. Ha già contattato il suo legale.

“Io ho un debito col fisco derivante da una azienda che è in liquidazione. un debito che ho sempre riconosciuto. Ho già subito il pignoramento de quinto dello stipendio e sto continuando a pagare. ho perfino presentato istanza di rottamazione delle cartelle a norma di legge. sto onorando il debito frutto, peraltro, della chiusura di una attività commerciale che ha subito la crisi”.

“Quale favore avrei avuto se sto pagando fino all’ultimo centesimo come è giusto che sia?  E’ assurdo e incredibile tutto ciò”

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