Passa da 35 a 26 articoli la Finanziaria regionale che dovrà essere approvata, insieme al bilancio, entro il 30 aprile. La commissione Bilancio dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona, ha stralciato dalla legge di stabilità alcune norme, complessivamente nove,  tra cui l’articolo uno che recava la norma che prevedeva la Grande Irfis con l’accorpamento di Crias e Ircac.

Cassati anche i commi dell’articolo 8 che prevedevano l’adeguamento al Testo unico sulle società partecipate. Dell’articolo che istituiva l’Agenzia per la casa sopprimendo gli Iacp rimane in piedi solo il comma che prevede il nuovo ente, mentre saltano tutti quelli relativi al funzionamento. Rinviato ad altra norma anche l’articolo 7, sull’istituzione dell’Autorità di Bacino del Distretto idrografico della Sicilia.

Ancora stop anche alla soppressione dell’Esa, l’Ente di sviluppo Agricolo (proprio ieri i dipendenti esa erano in piazza insieme ai Forestali) e alle assunzioni all’Arpa, l’Agenzia regionale per l’ambiente.

Le norme stralciate non resteranno lettera morta ma saranno inserite in un disegno di legge organico ad hoc che sarà discusso dopo l’approvazione della manovra finanziaria.

In questo modo la Finanziaria diventa più semplice da approvare per tempo ma viene cassato del tutto ogni intervento riformatore previsto in questa legge.

Da un punto di vista politico si tratta di una manovra dal doppio valore: da un lato evita guai alla maggioranza in sede di bilancio dall’altro rende complessa l’attività riformatrice di Musumeci visto che, una volta stralciate le norme dalla finanziaria, anche i deputati avranno meno scrupoli a mettersi di traverso.

Intanto cambiano le regole per la redazione del Documento di economia e Finanza che accompagna la legge di stabilità e il bilancio della Regione. È stata emanata la circolare sulle le nuove linee guida per la redazione del Documento a partire dal prossimo anno e fino al 2021 da presentare all’Ars con largo anticipo ovvero entro il 30 giugno 2018.

Il Defr 2019-2021 sarà composto da due sezioni, la prima delle quali comprenderà il quadro sintetico del contesto economico e finanziario di riferimento e la descrizione degli obiettivi strategici mentre la seconda riguarderà l’analisi della situazione finanziaria della Regione.

I contenuti del documento dovranno essere facilmente comprensibili e predisposti in modo tale da consentire ai portatori di interesse (mondo associativo e produttivo, sistema delle autonomie, università, istituzioni sociali, ecc.) di conoscere, relativamente a missioni e programmi di bilancio, i risultati che l’istituzione si propone di conseguire e, al momento della loro rendicontazione, il grado di effettivo conseguimento dei stessi.

Questa scelta scaturisce dall’esigenza, evidenziata dalla Corte dei Conti in sede di audizione in Commissione Bilancio, di una lettura non solo contabile del Defr ma da “un ampio processo di ristrutturazione dei sistemi di misurazione, controllo e valutazione della gestione e dei processi decisionali pubblici”.

Prevista anche la costituzione presso l’Assessorato Economia di un tavolo tecnico, coordinato dal Ragioniere Generale della Regione o da un suo delegato, con il compito di sovrintendere alla realizzazione del Defr. Il tavolo sarà composto da referenti che ciascun Assessore dovrà designare entro e non oltre il 15 aprile dunque entro la fine della settimana, in assenza sarà considerato referente, sotto ogni profilo di responsabilità, il Dirigente Generale competente per materia.

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