“La Cisl non può sottoscrivere il contratto integrativo decentrato al Comune di Palermo, perché è l’ennesimo contratto a perdere per i lavoratori e perpetra disparità tra gli stessi”. È netta la posizione della Cisl Fp Palermo Trapani rispetto alla proposta avanzata dai vertici dell’amministrazione cittadina palermitana.

Il contratto a danno dei dipendenti comunali

“Ancora una volta – aggiungono Mario Basile e Margherita Amiri, responsabile del dipartimento Enti locali e segretario provinciale della Cisl Fp Palermo Trapani, insieme al gruppo Rsu – si è assistito alla solita pantomima che vede ormai da parecchi anni collaudata la recita delle parti rispetto a un risultato preconfezionato, chiaramente a danno dei lavoratori, che disattende continuamente la risoluzione di problemi ormai cronicizzati nel comune di Palermo e non garantisce servizi efficienti alla cittadinanza”.

Le risorse per sanare i bilanci

La Cisl Fp mette in evidenza le decurtazioni che continuano a persistere nella costituzione dei fondi efficienza servizi e la mancata volontà di reperire risorse dai risparmi di gestione, “continuando a decurtare anno dopo anno le risorse dei lavoratori per risanare i buchi dei bilanci a danno dei servizi e del riconoscimento economico dei lavoratori”, si legge in una nota della Cisl secondo cui, “milioni di euro decurtati dal fondo pure quest’anno potevano essere compensati con modalità diverse senza aggravio di spesa per il Comune e invece si è caricato nuovamente il sacrificio sui lavoratori.

Segnalati gli ammanchi

“Abbiamo segnalato gli ammanchi di somme in voci obbligatorie e un totale del fondo al di sotto dei già stringenti limiti di legge consentiti, trovando indifferenti l’Amministrazione e le altre sigle sindacali che hanno sottoscritto i contratti – sottolinea la Cisl – peraltro, con alchimie inspiegabili e con fare recidivo, nell’ipotesi di contratto 2021, per alcune voci fisse del contratto vengono appostate somme maggiori di quelle liquidate nel 2020, generando di fatto delle somme nascoste che invece di ristorare i dipendenti nell’anno in corso saranno destinate a essere ripartite (se tutto va bene) nell’anno successivo”.

In bilico la firme sul contratto

La Cisl ha chiesto di destinare tutte le economie che si determinano nell’anno dai vari istituti alla performance organizzativa così da ridistribuire a tutti i lavoratori le somme non spese nello stesso anno. “Non siamo disponibili a condividere scelte che privilegiano alcuni e penalizzano altri – ribadiscono Basile, Amiri e il gruppo Rsu – e senza mediazioni a danno dei lavoratori, firmeremo il contratto solo se il Comune deciderà di eliminare le decurtazioni delle risorse dei lavoratori, compensandoli con strumenti consentiti dalla legge, come da noi sempre proposto ma senza sostegno delle altre sigle”.