I ritardi nelle concessioni e nelle autorizzazioni non bastano a sancire il diritto al risarcimento, bisogna che l’azienda dimostri di essere in grado di realizzare l’investimento sfumato.

Lo ha sancito il Tar della Sicilia che di fatto ha dato, così, respiro alle lentezze della Regione siciliana. Proprio la Regione siciliana non dovrà pagare 156 milioni di euro chiesti da una società di Gela (Cl) per i ritardi nel rilascio delle autorizzazioni per un impianto fotovoltaico (sentenza 399/2019, presidente Giuseppe La Greca, Francesco Mulieri estensore e Laura Patelli referendario).

La società aveva chiesto il risarcimento del danno derivato dal fatto che il ritardo avrebbe impedito l’accesso alle tariffe incentivanti in favore di quel tipo di impianti (il secondo conto energia). I giudici sottolineano che per ottenere il riconoscimento del risarcimento non è sufficiente per l’impresa allegare la realizzabilità in astratto dell’impianto senza dimostrare in concreto la capacità di metterlo in esercizio tempestivamente.