Il consiglio dei ministri ha deciso la nomina di Vito Calvino a questore di Palermo. Originario proprio del capoluogo siciliano, 62 anni, è funzionario della polizia di Stato da 36 anni, nei quali ha maturato importanti esperienze professionali. Ha diretto diversi e importanti uffici investigativi e commissariati, a cominciare dal commissariato di Vittoria nel 1988. Ha poi fatto 3 anni da vice dirigente della squadra mobile della questura di Ragusa e nel 1991 arriva a Palermo, dove dirige il commissariato di Brancaccio per 5 anni e quello di San Lorenzo per altri 2. Quartieri in cui alto è il tasso delinquenziale e forte la presenza della criminalità organizzata. Clan che non manca di colpire conseguendo significativi risultati.

Brillanti operazioni e colpi al clan

Le brillanti operazioni hanno portato Calvino alla guida prima della sezione criminalità organizzata della squadra mobile di Palermo. E successivamente dell’intera squadra mobile che, in quegli anni, disarticola numerose consorterie mafiose. Sotto la sua guida la cattura di diversi pericolosi latitanti, come Domenico Raccuglia, Gianni Nicchi e Giuseppe Falsone. Promosso dirigente superiore, viene nominato direttore del reparto investigazioni giudiziarie della direzione investigativa antimafia.

I primi incarichi di questore dal 2019

Nel 2019 il suo primo incarico da questore, nella provincia di Messina. Dal 26 maggio 2021 è stato questore di Catania. Calvino prenderà il posto del questore di Palermo Leopoldo Laricchia che è stato nominato all’ispettorato della Camera dei deputati. Il nuovo questore di Catania sarà Giuseppe Bellassai, attuale questore di Perugia.

Chi è Bellassai

Bellassai, 61 anni, è siciliano, originario di Santa Croce Camerina nel Ragusano. E’ stato in Umbria dall’ottobre 2021. E’ entrato in polizia nel 1988, tre anni dopo viene trasferito alla questura di Ragusa con le funzioni di funzionario addetto presso la locale squadra mobile. Le sue capacità professionali lo portano, dopo solo un anno, ad assumere la dirigenza dell’ufficio fino all’ottobre del 2005. Numerosissimi i successi investigativi: vengono disarticolate ed azzerate le locali cosche mafiose anche grazie all’arresto di tutti i latitanti della provincia. Ha diretto la divisione di polizia amministrativa e sociale e dell’immigrazione della questura di Agrigento. Nel 2010 diviene vicario del questore di Trapani e 4 anni dopo con lo stesso ruolo va a Palermo. Nel marzo 2016 promosso dirigente auperiore e nel mese di ottobre assume la guida della questura di Benevento per poi, l’1 maggio 2019 assumere l’incarico di questore di Taranto e due anni dopo di Perugia.

Articoli correlati